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Il Kosovo chiude dieci comuni serbi, Belgrado denuncia “pericolosa escalation”

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“Come abbiamo promesso, non permetteremo alcun parallelismo e tanto meno attività criminali da parte della Serbia, che violerebbero la Costituzione e lo stato di diritto nel nostro paese”, ha dichiarato. Xhelal Svecla ha aggiunto che durante l’operazione di polizia effettuata questa mattina nelle località del Kosovo dove vivono i serbi sono stati chiusi anche diversi uffici postali e amministrazioni fiscali serbe.

“Azioni aggressive” contro Belgrado

La Serbia – che non ha mai riconosciuto l’indipendenza proclamata nel 2008 dalla sua ex provincia a maggioranza albanese – ha subito denunciato una “pericolosa escalation”.

“Queste azioni aggressive non sono solo un attacco alle istituzioni, ma un palese tentativo di minare i diritti collettivi e l’identità dei serbi in Kosovo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri serbo Marko Djuric in un messaggio pubblicato sui social media. sociale.

“È ovvio [le Premier ministre kosovar Albin] Kurti utilizza queste provocazioni come parte della sua campagna elettorale, in spregio ai diritti umani e agli accordi che dovrebbero proteggere la pace e la convivenza”, ha affermato Marko Djuric. “Questa strategia non fa altro che aggravare ulteriormente le divisioni e minaccia la stabilità della regione”, ha aggiunto il capo della diplomazia serba, invitando la comunità internazionale “a non rimanere in silenzio”.

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Prossime elezioni legislative in Kosovo

Il primo ministro serbo Milos Vucevic, dal canto suo, ha denunciato “la tortura” che Albin Kurti esercita sui serbi. “Seguiamo attentamente lo sviluppo della situazione e prenderemo tutte le misure per proteggere la popolazione serba da ulteriori attacchi di Albin Kurti”, ha scritto Milos Vucevic su X.

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Questa nuova operazione delle autorità kosovare segue numerose altre volte a smantellare quelle che Pristina considera istituzioni parallele serbe che operano illegalmente in territori abitati prevalentemente da serbi.

Negli ultimi mesi gli uffici postali e le banche serbe sono stati chiusi e l’uso del dinaro serbo è stato vietato quasi un anno fa.

Ciò avviene a poche settimane dalle elezioni legislative – indette per il 9 febbraio -, che serviranno da test per la politica portata avanti dal primo ministro kosovaro, Albin Kurti, che ha intensificato i suoi contrasti con Belgrado.

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