Autobiografico?
Tre anni dopo l’EP Cala la nottequesto primo album registrato tra la Bretagna e Liegi afferma tutte le ambizioni di Aucklane. Eseguite nella lingua degli Arctic Monkeys, le undici tracce sono cementate nel formato ritornello/strofa. Gli arrangiamenti privilegiano le sfumature chiaroscurali, come illustrato in particolare dalla ballata “Suzanne” o dalla nervosa “Midnight Girl”. Dal basso cavernoso dell’intro “Hard To Get” al raffinato pianoforte/voce di “Winter” che chiude il disco, sentiamo che c’è stato molto lavoro sul materiale sonoro con un mixaggio direttamente in faccia esaltando il timbro vocale di Charlotte Maquet, a metà tra PJ Harvey e Shirley Manson dei Garbage. Il titolo dell’album (Brava ragazza, cattivo seme) fornisce, dal canto suo, altri indizi. Aucklandne esplora qui tutta la complessità umana. Diverse canzoni (“Shiver”, “Get Yourself A Dream”, “The Night Is Young”) hanno il tema della mancanza di fiducia in se stessi. Autobiografico? “Sì e norisponde. Per accettarmi per come sono ho dovuto affrontare le mie paure, i miei dubbi e i miei demoni. È stato un lavoro lungo. Aucklandne mi ha permesso di spingere i cursori fino in fondo e di rendermi conto che non ero l’unico a passare tutto questo.“
Culmine di questo album dalle atmosfere notturne, “Berlin”, nuovo singolo dagli accenti pop, è stato scritto nella città riunita dove si è isolata per un mese. “Più che un sogno, era una fantasia di abbandonare tutto, partire senza voltarsi indietro e stabilirsi in un posto dove non conoscevo nessuno. Questa canzone racconta questa esperienza che mi ha permesso di mettere molte cose in prospettiva.” Charlotte tornò. Calmata e carica.
25/1, Reflektor, Liegi.
Good Girl/Bad Seed, autoprod.
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