Questo è già il suo sesto album e ancora una volta Kendrick Lamar si dimostra assolutamente mozzafiato in creatività, immaginazione, maestria musicale, e probabilmente mai dai tempi di Marvin Gaye o Isaac Hayes il groove è stato così potente. Intitolato sobriamente “GNX”, è uscito dal nulla il 22 novembre per rivoluzionare il rap. E chiamò questa rivoluzione come l’auto di suo padre nel 1987, la Buick Grand National Experimental…GNX. E peccato che se le dodici composizioni sembrano scorrere alla velocità della luce, in un certo senso Lamar è concentrato. Perché l’intensità di questo flusso esplode in poco più di 44 minuti, per un disco fenomenale che ha già conquistato contemporaneamente SETTE hit nella Top 10 statunitense… un record incredibile per un incredibile capolavoro del nuovo King of LA.
Quasi due anni e mezzo dopo il suo “Mr. Morale & the Big Steppers” (Vedi su Gonzomusic KENDRICK LAMAR “Mr Morale & The Big Steppers) Kendrick Lamar (Vedi su Gonzomusic https://gonzomusic.fr/?s=Kendrick+ Lamar) prepara un ritorno a sorpresa facendo oscillare questa “GNX” come una granata sbloccata. Sempre fedele alla sua città, difficilmente riconoscerete qualche ospite famoso in questo nuovo album, ad eccezione di SZA e del sassofonista Kamasi Washington, perché questa volta il famoso rapper di Compton ha invitato nella sua “GNX” solo i nuovi arrivati sulla scena hip hop di Los Angeles. , come Wallie the Sensei, AzChike e Hitta J3, oltre a gruppi locali emergenti come Dody6 e YoungThreat per un disco che il colore totale di G Funk. Ed è con il suggestivo canto mariachi della cantante Deyra Barrera che questo “GNX” inizia con “Wacced Out Murrals”. Lamar l’ha scoperta quando si è esibita al Dodger Stadium. Il titolo è oscuro, pulsante, con la voce inebriante di Deyra Barrera che risponde in eco al flusso climatico di Lamar, nella composizione più lunga del progetto, 5′ 19”. Poi l’incisa “Squabbled Up” non impiega molto a scuoterci con il suo campione di “When I Hear Music” di Debbie Deb, nel più puro stile sincopato in stile Lamar. Ma è su “Luther”, la terza traccia, che l’album si stacca dall’attrazione terrestre per raggiungere vette stratosferiche, spinto dal campione di una luminosa composizione di Marvin Gaye, “If This World Were Mine”, vocalizzata da Luther Vandross e Cheryl Lyn.
Poi, la climatica “Man At the Garden” pulsa come un battito cardiaco ed è senza dubbio uno dei brani di punta che illuminano questo album particolarmente emotivo su un ritmo tanto puro quanto inebriante, che continua ad aumentare di tensione. Poi ci lasciamo trasportare da “Hey Now”, più classica nello stile incisivo e muscoloso di Lamar, ma è con “Reincarnated”, dove dopo un’intro di Deyra Barrera, Kendrick Lamar rende omaggio al suo ragazzo di Los Angeles, l’immenso Tupac Shakur (Vedi su Gonzomusic https://gonzomusic.fr/?s=Tupac) attraverso il sample di “Made Nigazz” del suo gruppo di breve durata, gli Outlawz, nel 1995 e questo dà uno dei titoli più accattivanti di questo “GNX”. Allo stesso modo, l’appiccicosa “TV Off” è un festival di riferimenti musicali presi in prestito da John Barry (“The Black Hole Overture”), Jimmy Webb (“McArthur Park”) senza dimenticare un’estrapolazione di “Kick In the Door” di Notorious B.I.G. . nient’altro che pesante, per Lamar tanto fantasioso quanto fisico. Hit oh my hit… la sfilata continua con la fresca e quasi pop “Dodger Blue”, una leggerezza inebriante per uno dei momenti di coraggio di questo nuovo Lamar. Per quanto riguarda il gelido “Peekaboo”, risulta essere semplicemente ipnotico e allo stesso tempo inebriantemente moderno, quindi si imprime immediatamente nei neuroni.
Se “Heart Part 6” scorre sul groove disinvolto di un sample anni 90 di Chad Hugo e Pharrell Williams, per il gruppo R&B SWV, quando operavano sotto il soprannome di produzione Neptunes, con la title track “GNX” Kendrick dà anche un fa un cenno alla scena rap latina nella sua City of Angels, invitando Peysoh, di Maywood, a rappare al suo fianco e co-firmare questa traccia pulsando nel suo battito elettroshockato. Infine, ecco la ciliegina sulla torta, il bouquet di fuochi d’artificio, “Gloria”, un duetto prezioso e sensuale con SZA, LA MEGA HIT di questo album prodigioso e quest’anima rivisitata non può che capovolgerci. Ricordiamo che Lamar sarà l’eroe del pubblicizzatissimo show dell’halftime del Super Bowl del prossimo febbraio (vedi su Gonzomusic) e possiamo scommettere su uno spettacolo incredibile. In un momento in cui solo Carey e il duo Lady Gaga/Bruno Mars tentano invano di sfidare la supremazia in classifica del nuovo King of LA, “GNX” manda su di giri il suo assordante V8 per uccidere letteralmente il gioco alla fine della anno .