Il chitarrista degli Iced Earth Jon Schaffer parla per la prima volta della sua partecipazione alle rivolte del Campidoglio, esprimendo profondo rammarico. Condannato a tre anni di libertà condizionale, ora spera di voltare pagina e riconnettersi con i suoi fan.
Una sentenza clemente per il chitarrista degli Iced Earth
Jon Schaffer, chitarrista e membro fondatore degli Iced Earth, è stato condannato a tre anni di libertà vigilata e 120 ore di servizio comunitario per la sua partecipazione alle rivolte del Campidoglio del 6 gennaio 2021. Oltre a questa pena, Schaffer dovrà pagare una multa multa di $ 1.000, nonché una valutazione finanziaria di $ 200. Questa sentenza relativamente mite si spiega con la sua collaborazione con le autorità dal suo arresto nel gennaio 2021.
L'artista è stato tra i primi manifestanti ad entrare in Campidoglio ed è stato visto indossare un giubbotto tattico e un cappello che indicavano la sua appartenenza al gruppo di estrema destra Oath Keepers. Poco dopo gli eventi Schaffer si arrese alle autorità, accettando di collaborare e fornendo informazioni importanti. Questa cooperazione gli ha permesso di evitare accuse più pesanti, come quella di cospirazione.
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Una dichiarazione di rimorso e di riflessione
Dopo il processo, Schaffer ha rilasciato una dichiarazione tramite il suo studio legale, Attorneys For Freedom Law Firm, esprimendo profondo rammarico per le sue azioni e ammettendo di aver agito impulsivamente.
“Mi pento profondamente delle mie azioni del 6 gennaio 2021. Non sono stato un uomo perfetto, ma ho sempre cercato di condurre la mia vita con integrità e disciplina. Amo profondamente il nostro Paese e i principi fondanti che ne fanno un simbolo di speranza per l’umanità”.
Schaffer ha spiegato che la sua partecipazione alle proteste è nata dal timore che il paese potesse collassare dopo le elezioni del 2020, affermando che le informazioni trasmesse in quel momento lo hanno convinto dell'esistenza di una frode elettorale. Ora ammette che le sue emozioni lo hanno portato a commettere un grave errore, con gravi conseguenze per la sua vita personale e professionale.
“Non sto cercando di scusare il mio comportamento impulsivo. Ho sbagliato e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni”. ha aggiunto, ringraziando i tifosi che lo hanno sostenuto in questo momento difficile.
Un viaggio di redenzione
Nei tre anni trascorsi dagli eventi, Schaffer afferma di essersi impegnato in una profonda ricerca interiore. Diventando membro di una chiesa, si investì nel suo sviluppo spirituale e personale. D'ora in poi vuole dedicarsi alla musica per creare opere positive e riunire i suoi fan in uno spirito di unità.
Sebbene la vicenda abbia offuscato la sua reputazione e indebolito la stabilità della sua band Iced Earth, Schaffer conclude il suo messaggio con una promessa ai suoi fan: aspira a usare la sua arte per unire piuttosto che dividere.
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