DayFR Italian

ESCLUSA France Gall: Che fine ha fatto il suo rifugio in Senegal, la sua casetta affacciata sul mare?

-

Il resto dopo l’annuncio

“France Gall, è morta la francese più senegalese”… Il 7 gennaio 2018, giorno della sua morte, il sito di informazione Dakaractu ha pubblicato questo titolo in prima pagina. Più che un omaggio, una prova indubitabile l’attaccamento del cantante a questo paesema anche a questo continente. Un attaccamento che dura da molti anni…

L’Africa, France Gall, di cui il 9 ottobre si celebra il 77° anniversario della nascita, se ne innamorò a metà degli anni ’80 integrando l’associazione Cantanti senza confini. Parte dell’Inghilterra, l’idea di questo progetto umanitario è stata ripresa in Francia da Renaud che ha scritto la canzone Etiopia il cui obiettivo è quello raccogliere fondi per la ONG Medici Senza Frontiere affinché possano venire in aiuto degli abitanti di questo Paese del Corno d’Africa colpito dalla carestia. Accanto ad Alain Souchon, Julien Clerc, Coluche e Jean-Jacques Goldman, France Gall canta il famoso titolo. Verranno vendute un milione e mezzo di copie che frutteranno alla ONG 10 milioni di franchi (più di 1,5 milioni di euro).

Nello stesso anno, il 1985, France Gall lanciò l’operazione umanitaria insieme al marito Michel Berger, Daniel Balavoine e Richard Berry. “Scuole di azione”. Obiettivo del progetto: finanza operazioni educative e sanitarie. È in questo contesto cheva in Senegal. Un viaggio che gli cambierà la vita, per due motivi…

In Senegal, per France Gall, tutto comincia con Babacar

A pochi mesi dalla morte del cantante, Partita di Parigi ha pubblicato una sorprendente indagine realizzata in Senegal. Un residente del paese, Fatou, 52 anni, è stato intervistato dai nostri colleghi. “Un giorno del gennaio 1986, si ricordòun taxi si è fermato davanti al nostro negozio. France Gall aveva sete. Mi ha detto: “Tuo figlio è molto bello.” Scherzando, le ho detto che doveva semplicemente adottarlo. Lei ha fatto finta di accettare, ci abbiamo riso sopra poi mi ha fatto la foto e se n’è andata.”

Questo bambino, ormai cresciuto, si chiama Babacar e Michel Berger scriverà una canzone e un album che porterà il suo nome. Un disco su cui si esibirà France Gall su cui ci sono anche i titoli Ella Ce l’ha O Ovviamenteche rimarrà tale il più grande successo dell’artista. Primo sconvolgimento.

Ngor, un “isola allo stato brado

Il secondo avvenne nello stesso anno, il 1986, quando la cantante e suo marito scoprirono Ngor, situata al largo della costa di Dakar, la capitale. “Un’isola ancora selvaggia con solo poche cabine e spiagge deserte”lo ha descritto France Gall, citato dall’ parigino. Si trova in questo minuscolo territorio lungo meno di un chilometro, abitato da pescatoricolpiti dalle onde dell’Atlantico e di fronte all’arcipelago di Capo Verde, la coppia ha deciso di acquistare una proprietà in riva al mare.

“Una casetta gialla con fiori e persiane verdi” scrive il corrispondente di pariginodove si reca regolarmente per trovare pace, lontana da Parigi e dal mondo dello spettacolo. Ma due tragedie la spingeranno ad incrementare i suoi viaggi verso quello che diventerà il suo rifugio. La morte del marito, Michel Berger, avvenne improvvisamente il 2 agosto 1992 dopo una partita di tennis e davanti alla moglie di un famoso giornalista, mentre stava ricaricando le batterie con la moglie France a Ramatuelle. Quella di Pauline, la loro figlia di 19 anni, che cinque anni dopo morì di fibrosi cistica. Una tragedia dopo la quale sua madre non troverà mai più la forza di salire sul palco.

Abdoulaye Diallo, pittore locale, vicino e amico del cantante sull’isola di Ngor, ricordato nel parigino : “Lei mi ha detto:”Faccio di tutto per essere lì il 18 dicembre (data della morte della figlia ndr), perché qui ho l’ossigeno per ricaricare le batterie.” Nel libro scritto dall’artista senegalese dal titolo “Il pastore dell’isola di Ngor”Interviene France Gall. “Da nessun’altra parte, Non potevo tornare a casa in tre minuti in canoa. In nessun altro posto mi sentirei così tranquillo camminando di notte nel buio. In nessun altro posto sarei così in armonia con la natura e i suoi elementi.”

France Gall diserbava così tanto il suo giardino che venne chiamata “Madame Propre”

In questa oasi di pace, la cantante si è presa il suo tempo. “Quando era giovane, qualche volta veniva al mare con noi”ricordato nel 2018 in Il mondo Samba Diop, un pescatore del villaggio. Spesso camminava sulla spiaggia, a piedi nudi, accanto alle canoe. E a volte si fermava su una piccola panchina di pietra di fronte al mare, osservando l’orizzonte che contemplava anche dal suo giardino. Chiesto da Il parigino nel 2018, Alassane Koné, custode della sua casa dal 2010, sottolinea di si prendeva cura anche degli animali che collezionava, amava particolarmente i gattini”. Aggiunge che anche lei curava molto il suo giardino, diserbava le erbacce… “Era Madame Propre” conclude.

A più di sei anni dalla sua morte, cos’è successo a questa casa? È stato abbandonato o venduto? “Non c’è modo”risponde a Persone pure Alassane Samb, un residente dell’isola che gestisce Yaadikoone, una fondazione per i bambini e la natura e che conosceva bene il cantante. “La casa è ancora lì e non è stata venduta. Raphaël, il figlio di France, è venuto addirittura a trascorrere lì qualche giorno con gli amici durante l’estate del 2023. Il Senegal era il paese di sua madre conclude quest’uomo precisando che la Francia addirittura possedeva una seconda casa sull’isolacosì come un ristorante, a Dakar. Un piccolo locale in legno, senza fronzoli, che aveva allestito lei all’epoca. Spiaggia Le No Flaye esiste ancora, serve pesce, crostacei… e ancora frittelle, come quando lo allestì il cantante. Come un piccolo assaggio di Francia.

Related News :