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Rentrée letteraria – “La buona novella” di un miracolo in Alvernia

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Riflessione molto approfondita sulla religione, i miracoli, le credenze, il Bene e il Male in questo romanzo, in definitiva, piuttosto leggero, di Jean-Baptiste de Froment.

Gesù sta tornando! Eccolo La buona notizia annunciato in questo romanzo da Jean-Baptiste de Froment. Ritorna in Alvernia, nel piccolo villaggio anonimo. Non ha più lo stesso aspetto. Via la tunica e i capelli lunghi, sembra un vecchio signore del maniero di oltre 70 anni, un certo Paul de Larmencour.

Le prime pagine sembrano piuttosto giocose, quasi comiche. È la vedova di Paul, Hermine, a raccontare la storia. Paul è morto per un infarto. A casa, una mattina. Sepolto alla presenza di tutto il villaggio nella tomba di famiglia, il suo corpo è scomparso tre giorni dopo. Profanazione? No, perché il giorno dopo, dei testimoni affermano di aver visto Paul nella campagna circostante. Le “apparizioni” si moltiplicano, la vicenda diventa nazionale, i pellegrini accorrono al piccolo cimitero dell’Alvernia.

Collocando la resurrezione in un villaggio francese, l’autore confonde la questione. E raccontando questa frenesia mediatico-religiosa dal punto di vista di Hermine, dipinge un ritratto al vetriolo della morale di questa casta di notabili provinciali. Mentre la figura di Paul è sempre più adorata, lei osserva perfidamente: “Ho sempre pensato che i borghesi cattolici di oggi sarebbero stati gli ultimi a riconoscere Cristo se fosse tornato sulla terra. Proprio come a quel tempo, sarebbero stati dalla parte dei farisei, di tutti coloro che chiedevano la sua morte… Gesù non era molto socievole. Un attaccabrighe, un delinquente.” Un giudizio duro, però, confermato quando il Vaticano inviò sulla scena un prete, il giovane e affascinante Spark, per dimostrare l’impostura.

Anche Hermine ne è convinta. Ma indagherà e scoprirà che la figura di Paolo, la sua resurrezione, è forse più complessa e carica di significato di una semplice frode della fede. Un finale molto spirituale, non sorprendente se si sa che l’autore è laureato all’École Normale Supérieure e professore di filosofia.

“La Buona Novella”, Jean-Baptiste de Froment, Anne Carrière, 250 pagine, 20 €

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