DayFR Italian

“Mi sporcano per sembrare pulito”

-

Il rapper denuncia l’uso della sua immagine nel documentario a sua insaputa.

Doveva essere un progetto magnifico che mettesse in luce una persona che ha portato la scena rap francese in un’altra dimensione. Il 12 settembre è uscito su arte.tv il documentario “DJ Mehdi: Made In France”, fatto da Thibaut de Longeville. Mentre molti rapper hanno reso omaggio al produttore dimostrando la qualità del documentario, Una personalità chiaramente non ha apprezzato questa moda.

“Un documentario debole e disgustoso”

Dopo la trasmissione, Rohff, che di recente ha lanciato una sfida a Baki e Doumbé, non ha espresso complimenti per il lungometraggio e per il regista. Ciò che non ha apprezzato è che la sua immagine sia stata usata abusivamente senza il suo consenso, lui che si è rifiutato più volte di partecipare al documentario. In un lungo messaggio su X ha voluto esprimersi:

“Ho rifiutato di partecipare tante volte… Ho detto NO… Non volevo parlarne per convinzione, il mio rifiuto non è rispettato. La mia immagine è stata usata per oltrepassare confini che io stesso oggi evito per convinzione.”

Inoltre, denuncia anche la cattiva immagine inviata dal suo gruppo Mafia K1 Fry per metterlo a beneficio di DJ Mehdi:

“Stai mentendo al pubblico, hai recuperato e distorto la storia della mafia K1fry per romanticizzare e dare credibilità alla vita di Dj Mehdi come se ne avesse bisogno. Stavi già nuotando nella sporcizia e ci annegherai. Niente rimarrà impunito, nessuna ingiustizia, qui sotto per me e nell’aldilà per il defunto che sei andato a disseppellire nel 2024 per discutere e riempirti le tasche di affamati buoni a nulla.”

Per concludere il suo messaggio, attacca il regista e sfrutta a pieno il suo “buzz” :

“Non farò gli stessi errori Thibaut, sei così debole e disgustoso che non verrò a bussare alla tua porta. Mi osservi da anni. Sei il tipo di opportunista senza orgoglio che si attacca alle scarpe da ginnastica e ai nomi di persone vere, vive e persino morte, per sentirsi qualcuno per la durata di un documentario, ma credimi, risolveremo la questione come si deve. Goditi questa pubblicità.”

Parole che hanno risuonato sui social network, in particolare per quanto riguarda la violenza delle parole del rapper 46enne, dove gli internauti lo hanno definito “pazzo”. D’altronde Booba non mancò di reagire a questa bomba.

Related News :