Lì sono passati i suoi sessant'anni di carriera, l'era dei Black Sock, le hit a bizzeffe, i concerti ma anche le abitudini, maledette dipendenze come quella del gioco d'azzardo. È stata proprio sua moglie ad allontanarlo dai casinò: “È stata lei a dirmelo: Ora basta. Perché ci sono volute ancora dalle 16:00 alle 6:00.
L'artista confida anche di aver preso una decisione: “Smetterò di fumare.” Circa un mese fa, una polmonite lo ha messo a dura prova, costringendolo a rinviare l'uscita del suo disco. Da allora, è in via di guarigione e afferma di essere “migliore”.
“Persone che ammiro”
Anche se ha interrotto la scena, Schmoll continua a recitare finché può In una Pontiac decappottabile, come canta nella ballata country-rock che apre Amici, disponibile da ieri.
I suoi compagni di viaggio sono scrittori e compositori scelti: Alain Souchon, Alain Chamfort, William Sheller, Sanseverino, Pascal Obispo… “Queste sono persone che ammiro, che amo, quindi accade in modo naturale. lui scivola. È sempre bello essere in studio con i musicisti”.
Ovviamente Johnny manca. “Fino all'ultimo momento ho pensato che ce l'avrebbe fatta. Non poteva morire. Era impossibile.” racconta Mitchell nel suo libro, devastato dalla perdita del suo “fratello” nel cuore, a seguito di un cancro ai polmoni, nel 2017.
Un'altra crudele scomparsa cinque anni dopo: quella di Pierre Papadiamandis, il suo compositore preferito dietro classici compresi L'ultima sessione.
Tuttavia, la musica rimane essenziale. “Rappresenta che sono ancora vivo”, riassume l'artista.
“Boi-boxes” e streaming
Ora Eddy Mitchell ascolta “soprattutto jazz, grandi orchestre”. La nuova generazione difficilmente ha il suo orecchio e il crescente utilizzo di macchine elettroniche e software nella composizione non le interessa affatto.
“Mi piace il vero burro”, egli confronta, con riferimento ad a “musica vera”, secondo lui creato il più vicino possibile alla realtà. “Sono sempre stato anti-boi-box, vale a dire la batteria finta, le macchine che fanno il basso, che fanno la chitarra. È un orrore. Sono molti quelli che lo usano. Alcuni si definiscono musicisti anche se non sanno scrivere tre note. mettere fuori combattimento il signor Eddy.
Un altro obiettivo, le piattaforme di ascolto di musica online. Li critica per un prisma quantitativo e “degrado totale” qualità del suono, i titoli vengono spesso compressi.
L'anticonformista pareggia ancora: “Lo streaming è una merda. Lo ascolti sul telefono, non è possibile.” E' meglio “ascolta almeno su CD e al massimo su vinile”, raccomanda, andando contro la tendenza generale. Ma qualunque cosa.
“Non mi interessa, ma del resto, assolutamente. Sono disposto a fare il vecchio idiota se devo parlare di questo. Ci sono cose più serie”, afferma il rocker che non ha perso né la sua voce profonda né la libertà di tono.