“Let It Be”, il documentario sui Beatles uscito subito dopo lo scioglimento del leggendario gruppo nel 1970, è tornato sugli schermi mercoledì, mezzo secolo dopo, in versione rimasterizzata sulla piattaforma Disney+.
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Girato nel gennaio 1969, il film diretto da Michael Lindsay-Hogg rivelava le tensioni tra John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr, che li portarono a prendere traiettorie separate.
“George non ha registrato molte canzoni perché John e Paul erano così brillanti e prolifici”, ha detto all’AFP Jonathan Clyde della Apple Corps, la compagnia dei Beatles.
“John aveva incontrato Yoko (Ono) e stava andando per la sua strada, Paul faceva quello che voleva e Ringo aveva iniziato a fare film”, ha aggiunto durante la proiezione del film a Londra.
Restaurato dai negativi originali da 16 mm e dal suono rimasterizzato, mostra i “Fab Four” durante le prove, in una sessione di registrazione per l’album “Let It Be”.
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L’ultima parte ritorna al loro concerto a sorpresa di 40 minuti sul tetto della loro azienda a Londra.
Il film copre un periodo in cui i Beatles cercavano di riaccendere lo spirito che era loro quando iniziarono ad esibirsi al Cavern Club di Liverpool e Amburgo.
A colorarlo è soprattutto la separazione del gruppo nell’aprile del 1970, un mese prima dell’uscita del film, al punto da diventare “una sorta di postfazione alla fine della loro carriera”.
“Non gli è mai piaciuto molto ‘Let It Be’ perché penso che fosse associato a tutti i problemi”, ha detto Jonathan Clyde dopo la proiezione martedì sera a Londra.
Più di 50 anni dopo, ora può essere visto in una luce più obiettiva come una preziosa testimonianza del processo creativo dei Beatles.
“Sappiamo tutti che erano dei geni, che hanno creato questa musica incredibile anno dopo anno, ma in realtà ci hanno lavorato molto duramente”, ha detto Jonathan Clyde.
