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Dua Lipa annuncia tre concerti in Francia

Dua Lipa annuncia tre concerti in Francia
Dua
      Lipa
      annuncia
      tre
      concerti
      in
      Francia
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Rivivi l'ultima edizione del festival Guitare en Scène, che ha riunito diverse generazioni di musicisti di talento.

Ci sono festival che possono essere citati come esempi della loro integrità, e Guitare en scène è uno di questi… Dal 2007, l’evento associativo ha volontariamente limitato la sua capienza a 5.000 persone, ha puntato a un’operazione bianca, ha limitato la sua decorazione al minimo indispensabile (una superficie di cemento con una palestra come spogliatoio) e soprattutto, per onestà, fissa i suoi prezzi in base alla sua programmazione, senza impedire né l’ambizione né l’esclusività…

A riprova, anche quest'anno: un John Fogerty, sopravvissuto a Woodstock e ai suoi diritti d'autore finalmente recuperati dai Creedence Clearwater Revival (menzione speciale per la voce rimasta intatta); un Chris Isaak deliziosamente old-fashioned nei panni dell'Elvis del West americano; l'umiltà contagiosa di un Francis Cabrel, che ha dato il più grande spettacolo del festival davanti a un pubblico – dell'Alta Savoia – che faceva credere che il cantautore suonasse in casa, e dell'hippie australiano Xavier Rudd; le new entry Lean Wolf (vincitrici del trampolino di lancio) e il prodigio Toby Lee; la conferma dei Rival Sons (più blues-soul di quanto si immagini); o ancora l'inimmaginabile scaletta di Nile Rodgers, che spazza via nel curriculum una parte della storia mondiale (Sister Sledge, Chic, Madonna, Bowie, Daft Punk, Beyoncé…). Ancor di più se arricchito da una jam su “Good Times/Rapper's Delight” con l'eminente Marcus Miller, ben felice di incrociare il nome con la leggenda del funk su linee e groove creati da uno dei suoi padri spirituali, il defunto Bernard Edwards.

Perché anche se gli spettacoli di Status Quo, Rodrigo y Gabriela, Larkin Poe e Dave Stewart fossero privi di rischi, sarebbe molto intelligente da parte di chiunque continuare a giustificare estensioni di capienza/siti/organizzazione come condizione per accogliere artisti in questa categoria – eppure un ritornello di festival mostruosi… QED.

I contrasti saranno tuttavia ancora più palpabili nella sequenza di concerti di mezzanotte dei contadini guasconi The Inspector Cluzo e del nativo di Nantes Ko Ko Mo. Due duo-entità che pubblicheranno un nuovo album a settembre… I primi rivendicano l'indipendenza: nessun intermediario (etichetta/booking/PR), nessuna scaletta o loop preparati, improvvisazione e pericolo (piatti lanciati nella buca), uno slam tra la folla del batterista che conclude il concerto saltando sulla sua grancassa, dialoghi con il pubblico alla fine del concerto e un presunto rifiuto di strutture come il Printemps de Bourges di fronte al suo proprietario (presente tra la folla) e ad alcuni svizzeri non abituati al rumore – eppure alla definizione di rock… Quanto ai secondi, energici, l'esercizio è pulito. Sudato. Efficace.

Due mondi rock si contrappongono oggi: quello senza compromessi né pregiudizi, quello della piccola unità o quello del grande megafono, quello della nostalgia o quello dell'incrocio delle generazioni… Di certo, se spetta a ciascuno di noi essere tanto salato quanto dolce, o addirittura non decidere in un mondo che mette sempre più in discussione il suo consumo, si rifletterà un giorno sul nostro ascolto e sul suo grado di artificio o integrità?

Questo festival e i suoi artisti avranno dato l'opportunità di farsi un'idea.

Samuele Degasne

Rivivete un'ampia selezione dei festival di quest'estate nel nostro reportage speciale, presente nel numero 165, disponibile in edicola e tramite il nostro store online.

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