I mesi che hanno preceduto l’uscita del settimo album di Katy Perry, 143sono stati una serie di passi falsi, flop e aspre critiche, anche prima che l’album uscisse. Uno sguardo agli eventi che potrebbero privare Katy Perry della sua tessera di membro del club delle beniamine del pop.
Pubblicato alle 01:19
Aggiornato alle 9:00
Un primo estratto deriso dalla critica
Tutto è iniziato con Mondo delle donne. Una canzone che avrebbe dovuto rilanciare Katy Perry, una delle più grandi pop star degli anni 2010. La sua carriera era in difficoltà già da un po’ di tempo. L’album Testimone (2017) era stato accolto freddamente: Pitchfork gli aveva dato in particolare un punteggio triste di 4,8/10. Nel 2020, Sorriso non aveva fatto molto meglio. Dopo una pausa di quattro anni, è arrivato il momento di un grande ritorno.
La canzone Mondo delle donne è uscito a metà luglio, accompagnato da un video musicale un po’ caotico e pieno di cliché, che includeva una versione ipersessualizzata del personaggio Rosie the Riveter. L’accoglienza della critica è stata… catastrofica.
L’estratto del brano pubblicato su TikTok è stato così deriso, in particolare per i suoi testi semplicistici, la produzione datata e il messaggio presumibilmente femminista, che il video è stato alla fine rimosso (e poi ripubblicato qualche giorno dopo). Infine, contrariamente a quanto richiede l’ironia, Katy Perry ha voluto spiegare che il video musicale per Mondo delle donne era una satira. Gli sguardi al cielo erano purtroppo ancora più numerosi di fronte al suo tentativo di giustificare quello che era stato definito cattivo gusto.
Collaborazione con un presunto aggressore
Dopo l’annuncio dell’uscita di Mondo delle donneiniziarono a circolare voci secondo cui un nome snobbato dal pubblico era nei titoli di coda della canzone. Era Dr. Luke, collaboratore e produttore di lunga data di Perry. L’uomo è stato accusato nel 2014 dalla cantante americana Kesha di averla aggredita sessualmente. Le due parti hanno raggiunto un accordo confidenziale nel 2023, ma i fan del pop non hanno dimenticato le accuse e criticano Katy Perry per essersi alleata con lui, soprattutto per un album che avrebbe dovuto promuovere messaggi femministi.
“Il fatto è che ho scritto queste canzoni dalla mia esperienza di vita, dall’aver attraversato questa metamorfosi, e lui è stato una delle persone che l’ha facilitata, uno degli autori, uno dei produttori. Parlo per esperienza personale”, ha detto Katy Perry nel podcast. Chiamala papàper giustificare la sua decisione.
Un video musicale non autorizzato
“Penso che le persone, quando pensano a me, pensano a Ruggitoloro pensano a Fuochi d’artificioa volte pensano a Ho baciato una ragazzama credo che stiano pensando soprattutto a quel genere di canzoni ispiratrici”, ha detto Katy Perry in un’intervista con Apple Music. Per l’artista, 143 è un album luminoso di musica dance che mette in risalto l’emancipazione femminile. Viteil secondo singolo, uscito all’inizio di agosto, parla del suo rapporto con la figlia, l’amore della madre.
Si elle a été un peu mieux reçue que Woman’s World, la chanson a tout de même fini par porter préjudice à Katy Perry : le vidéoclip a été tourné aux îles Baléares, archipel autonome espagnol… sans autorisation. Les autorités provinciales ont ouvert une enquête après son passage, car la présence de la chanteuse et de son équipe aurait pu causer de lourds dommages environnementaux aux dunes de S’Espalmador, territoire protégé.
Une performance salvatrice aux prix VMA
La critique et de nombreux fans ont déjà décrété que le retour de Katy Perry était un échec. « [Elle] ha mancato il bersaglio e ha sottovalutato il suo pubblico. Nessuno vuole una canzone che suona forzata, un tentativo edulcorato di emancipazione con testi pigri”, ha scritto la rivista di cultura pop a luglio. La schedaPoi, all’inizio di settembre, Katy Perry è stata insignita del Video Vanguard Award (premio conferito agli artisti che hanno lasciato il segno nella cultura pop) ai VMA e ha avuto l’opportunità di esibirsi con i suoi più grandi successi e alcune nuove canzoni.
Con una sicurezza che non lasciava trapelare nulla delle difficoltà dei mesi precedenti, ha cantato un pezzo lungo e del tutto convincente, ricordando di sfuggita di aver dato alla musica alcune delle canzoni più popolari degli anni 2010. Poi ha preso la parola, sicura e in controllo, per evocare ancora una volta la forza delle donne (e la sua, tra l’altro).
Cosa pensiamo del famoso album, 143
Cosa succede se 143 era in realtà un album imperfetto, ma comunque di successo? E se tutti i critici che non hanno nemmeno aspettato che uscisse l’album per attaccare Katy Perry si sbagliassero? Sarebbe stato soddisfacente vedere che dietro i singoli usciti finora si nascondevano dei tesori, ma possiamo dire con tristezza che è ben lungi dall’essere così.
L’album 143 ha un pessimo sapore di rancidità, è appena uscito e dà già l’impressione di essere scaduto. I testi sono privi di significato mentre sembrano voler trasmettere un messaggio importante. Il tutto cade a terra. Concediamo a questo album di Katy Perry alcuni momenti orecchiabili e alcuni momenti cantati convincenti… Niente, purtroppo, che possa convincerci che questo sia un buon album.
Estratto da Io sono suo, lui è mio (con Doechii)
Pop
143
attrice
Registri del Campidoglio
5.5/10