Tutta colpa della Fed? Le montagne russe sul mercato Bitcoin (BTC) e le criptovalute continuano. Mentre, la scorsa settimana, il i buoni dati sull’occupazione statunitense hanno avuto un impatto negativo sugli asset” propensione al rischio »come azioni e criptovalute, questa settimana, cifre di a inflazione contenuta negli Stati Uniti potrebbe rassicurare attori del mercato. Perché il riduzione dei tassi di riferimento della Federal Reserve (Alimentato) è in gioco.
- I recenti dati sull’inflazione statunitense sono stati migliori del previsto, fornendo un leggero rimbalzo per gli asset “rischiosi” come azioni e criptovalute.
- Bitcoin è già rimbalzato verso i 97.000 dollari, in attesa della pubblicazione di domani dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) che potrebbe influenzare la politica monetaria della Fed.
I primi dati sull’inflazione negli Stati Uniti sono positivi per gli asset “rischiosi”.
Questo martedì, 14 gennaio 2025, i primi dati sullo stato di Inflazione americana sono caduti. E risultano meglio del previsto. Infatti, l’indice dei prezzi alla produzione (PPI, indice dei prezzi alla produzione) È 3,3% a dicembre nel corso di un anno continuativo. Le stime erano più pessimistiche, poiché contavano sul 3,4%.
Allo stesso modo, l’indice PPI di baseche esclude cibo ed energia, lo è 3,5% a dicembre nel corso di un anno continuativo, che è anche meglio delle previsioni che ha visto un incremento fino al 3,8%. Come vedremo, i mercati di beni” propensione al rischio » ha preso queste cifre piuttosto bene, e addirittura rimbalzare verso l’alto.
Il Bitcoin è ancora una volta vicino ai 97.000 dollari, in attesa dell’inflazione CPI del 15 gennaio
Gli ultimi giorni non sono stati facili per il mercato delle criptovalute. Bitcoin è stato anche molto breve è sceso sotto i $ 90.000 questo lunedì 13 gennaio. Perché i buoni dati sull’occupazione americana pubblicati il 10 gennaio eliminata la prospettiva di un taglio dei tassi dal Riserva Federale degli Stati Uniti.
Ed è proprio l’opposto quello che è successo oggi, con l’inflazione rimane mantenuto. In ogni caso più di quanto si temesse. L’indice di inflazione di punta, il indice dei prezzi al consumo (IPCo indice dei prezzi al consumo) sarà però pubblicato solo domani, mercoledì 15 gennaio.
In modo che lei continuare il calo dei tassi di interesse, la banca centrale americana si è prefissata una Obiettivo del 2%. per il CPI. Se questa inflazione, anche dal lato dei consumatori, permane stabile per quanto riguarda l’inflazione dal lato dei produttori (il PPI pubblicato oggi), allora sarà a argomento a favore di una politica più accomodante dalla Fed.
Con quindi soprattutto la speranza di una prossima riduzione dei tassi di riferimento che non avverrà non troppo lontano nel tempo. Se i dati economici legati alle decisioni di politica monetaria della Fed sono osservati molto attentamente dai mercati, ci sono ovviamente altri fattori importanti da tenere in considerazione. L’approccio diGiorno dell’inaugurazionelunedì prossimo 20 gennaio, che vedrà Donald Trump diventa ufficialmente il 47esimoe presidente degli Stati Unitidovrebbe anche essere a fattore molto positivo. In effetti, di primi ordini esecutivi presidenziali pro-criptovalute potrebbe essere dato da questo Primo giorno del secondo mandato di Trump.
Related News :