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Parliamo di MotoGP: ecco perché Enea Bastianini ha deluso

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È tempo di fare il punto. Come ogni anno da tre anni, Parliamo della MotoGP si sta lanciando in un’impresa piuttosto importante: fare il bilancio di ciascun pilota al termine della stagione 2024, oggi è il turno di Enea Bastianini. Per buona parte dell’inverno ripercorreremo la classifica al contrario, fino a parlare nel dettaglio del percorso da campione del mondo. Sei pronto? Eccoci qui!

Ieri siamo tornati sul caso Brad Raccoglitore; clicca qui per trovare l’articolo corrispondente.

Grande 4

Arriviamo nella top 4 della classifica generale, questa famosa big 4, che si è ampiamente distinta la scorsa stagione.
Nessuno di loro ha avuto una brutta campagna di per sédal momento che tutti loro hanno vinto delle gare e/o sono stati importanti per la partecipazione di quest’anno. Il più discreto – e l’ultimo in classifica dei quattro – nientemeno che Enea Bastianini, ex pilota ufficiale Ducati. Con un vantaggio di 186 punti su Brad Binder, non ha temuto nulla e ha puntato addirittura al terzo posto nella classifica generale fino all’ultima gara.

Una delle livree più belle degli ultimi anni. Foto: Michelin Motorsport

La sua stagione è stata piuttosto deludente, anche se ha comunque vinto due Gran Premi e due Sprint. Qualche tempo fa ho scritto un altro articolo in cui parlavo del suo tempo con il team ufficiale Ducati. Per me questo è un fallimento, soprattutto perché il suo ruolo era quello di giocare per il titolo e non è mai riuscito ad avvicinarsi a quel titolo. Questo è il problema con piloti così bravi: le richieste – o aspettative – diventano molto alte, e Non credo di essere disonesto nel dire che Bastianini non ha sorpreso nessuno.in questa stagione, vincendo quattro gare di cui due GP.

Su una macchina nettamente superiore al resto del gruppo, non ha potuto competere con il collega Pecco Bagnaia. Nel 2022, suo anno di riferimento, ha vinto quattro gare con stile.il tutto su una Desmosedici GP21 Gresini Racing. Visto quello che era capace di fare in quel momento, non possiamo accontentarci di vedere Bastianini così poco presente in prima linea.

Sorprese, ma perché?

Un elemento poco menzionato mi spinge a queste conclusioni. In questa stagione ha vinto quattro gare, Sprint incluse. I primi due arrivarono a Silverstone, ma già lì nessuno sembrava in grado di spiegare prestazioni del genere. È stata una sorpresa, mentre ci aspettavamo i favoriti Martin e Bagnaia, con, forse, sullo sfondo, Aleix Espargaro. Poi ha vinto ancora a Misano, costringendo il “Martinator” all’ultimo giro. Una manovra limitata, ma che, anche questa volta, ha portato a un successo sorprendente. In Thailandia, infine, durante lo Sprint, Bastianini non ha lasciato nulla alla concorrenza, pur non essendo assolutamente il favorito. Vedete il denominatore comune?

La sorpresa. Ogni volta che vinceva o finiva bene, sembrava più una sorpresa inspiegabile che una ricorrenza. E non è normale che un pilota forte come Enea Bastianini incarni ancora la “sorpresa”, quando dovrebbe essere, soprattutto con una moto come questa,
un favorito regolarequalcuno che stiamo sempre aspettando.

Bastianini ha battuto Martin a Misano, ma per fortuna il “Martinator” si è ripreso. Foto: Michelin Motorsport

Era l’unico dei quattro a dare quella sensazione. Marc Marquez, pur terzo per pochi punti, ha dato più l’impressione di essere a posto, soprattutto dopo il Gran Premio d’Austria. Questo non vuol dire che i trionfi italiani – soprattutto i due in Gran Bretagna – non siano stati belli, tutt’altro! Ma penso proprio che sia difficile non considerarlo una delusione visto, in primo luogo, il gap che lo separa da Bagnaia e dal titolo mondiale, e in secondo luogo, questo status di outsider permanente che gli resta addosso fin dal suo primo podio a Misano alla fine. del 2021.
Bastianini, quarto, è al suo posto, ma non dovrebbe essere quello che è.

Alcuni problemi

Altri elementi me lo fanno qualificare in questo modo. Dato che ho appena usato quel verbo, parliamo di qualifiche. È migliorato verso la fine, questo è certo, ma sabato ha faticato a lungo con alcune imperdonabili apparizioni in Q1. Nella MotoGP moderna questo è inaccettabile. Questo lo ha costretto a diventare un buon rifinitore, e lo è, ma non dobbiamo dimenticare che questa qualità deriva da un difetto. Se potesse partire davanti ogni volta, lo farebbe. Poi, questa regolarità di prestazione, che lo separa dai tre migliori. In rare ma già troppe occasioni lo abbiamo visto uscire dalla top 5 sia sabato che domenica. È crudele, ma in questa stagione i migliori non hanno quasi mai commesso un errore quando sono finiti sulle ruote.

Conclusione

Ovviamente ho polemizzato di più contro Bastianini perché quella era la prospettiva che avevo scelto. Enea rimane uno dei miei piloti preferiti per il suo carattere decisoe ha avuto una stagione che molti sognano sulla griglia. Inoltre è caduto pochissimo: solo un abbandono domenica! –, e, più in generale, ha aiutato la drammaturgia. Ma onestamente penso che prevalgano tutte le ragioni sopra citate, e che quando arriva il momento di tirare le somme, prenda il sopravvento il negativo.

Inoltre, questo è senza dubbio il motivo La Ducati non ha mai veramente considerato un prolungamentoesitando a lungo tra Martin e Marc Marquez per la sua successione. Bastianini il prossimo anno dovrà accontentarsi della KTM Tech3, e la cosa peggiore è che un trasferimento del genere non è nemmeno scandaloso. Trasmette abbastanza bene, credo, la delusione incarnata da questo pilota che ha avuto
meglio su una bici peggiore due stagioni fa.

Sono curioso di sapere se condividi la mia opinione su Enea Bastianini, quindi, dimmelo nei commenti!

Come promemoria, questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell’intero team editoriale.

Ciò che ha fatto a Silverstone sarà sempre ricordato. Foto: Michelin Motorsport

Foto di copertina: Michelin Motorsport

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