È tempo di fare il punto! Come ogni anno da ormai tre anni, Parlons MotoGP si lancia in un'impresa abbastanza importante: fare il bilancio di ciascun pilota al termine della stagione 2024, oggi è il turno di Luca Marini. Per buona parte dell'inverno ripercorreremo la classifica al contrario, fino a parlare nel dettaglio del percorso da campione del mondo. Sei pronto? Eccoci qui!
Qui, siamo tornati ai sostituti e alle altre wild card per questa stagione 2024.
Un bilancio catastrofico
Luca Marini non è a dir poco aiutato dalle statistiche. Arrivato alla Honda Repsol in modo disastroso alla fine del 2023, ha iniziato quest'anno conoscendo perfettamente la difficoltà del compito che lo attendeva. L’azienda dalle ali d’oro è in declino dal 2019e il top team non è mai stato così fragile, perdendo addirittura, a due terzi della stagione, il suo sponsor storico Repsol.
In questa crisi Marini si adattò male. Dopo aver scoperto la MotoGP su una Ducati, non aveva mai guidato nient'altro di altissimo livello. La caduta è stata dura. Durante i primi otto Gran Premi non ha segnato un solo punto. L'italiano si è rifatto poco dopo, chiudendo la stagione con 14 punti, con, come miglior risultato, due dodicesimi posti. Nessuna pole, nessun miglior giro in gara, nessuna presenza nella top 9 nello Sprint… un anno privo di successi in ogni senso della parola.
Marini comunque non era indegno. Foto: HRC
Non è finita: Luca non ha segnato un punto in 13 occasioni in 19 gare domenicali. Le sue quattordici pedine segnate lo collocano ultimo dei piloti titolari, sette unità dietro il suo compagno di squadra Joan Mir – tornerò su questo – e solo due punti davanti a Pol Espargaro che ha disputato solo tre fine settimana. Non è grandioso, anzi è una delle peggiori stagioni individuali della storia. raddoppiato come il peggiore per un pilota ufficiale Honda dall'avvento dell'era della MotoGP nel 2002. Nessun pilota abituale ha fatto meno bene dai tempi di Darryn Binder nel 2022 (12 punti).
Non tutto negativo
Quindi è stato lo studente peggiore quest'anno? Secondo me, niente affatto. Fin dall'inizio, abbiamo sentito che era molto coinvolto – anche se era infinitamente lontano dagli altri, a diversi secondi dal centro della scena – ha assicurato che la sua missione avrebbe richiesto tempo. Luca non ha mai cercato di raggiungere il punto di cadere per un undicesimo o dodicesimo posto, a differenza del suo compagno di squadra Mir. Seguendo il suo piano alla lettera, ha lavorato per riportare quante più informazioni possibili ai suoi ingegneri, non ha mai tradito la sua filosofia e ha sempre voluto essere positivo. Sono d'accordo : Sembra magro, ma in ogni caso sono convinto che questo sia ciò di cui ha bisogno la Honda, molto più che un profilo di Joan Mir. Questo è il primo punto.
Allora siamo costretti a lodarne la regolarità perché
quest'anno è caduto molto poco. È lui quello che ha subito il minor numero di cadute tra tutti i titolari, con solo quattro incidenti (quattro volte meno di Mir). Questo costituisce un altro punto positivo nel contesto di una ricostruzione, perché non bisogna mai dimenticare che questo è ciò che fa la Honda.
Marini è uno da tenere d'occhio. Foto: HRC
In terzo luogo, è impossibile negare i suoi progressi. In realtà,
è uno di quelli che hanno progredito di più durante tutto l'anno con, forse, Franco Morbidelli. Alla fine è andato regolarmente in zona punti, cosa che sei mesi prima era assolutamente fuori dalla sua portata. Certo, la Honda RC213V stava migliorando – anche grazie ai suoi stessi consigli – Ma ha superato di buon grado Joan Mir, che guida questa moto recalcitrante dalla fine del 2022.
Conclusione
Questo matrimonio non è un fallimento. Trovo che la coppia Zarco/Marini sarebbe l’ideale per il team ufficiale Honda, che potrà continuare a progredire se potrà contare su questi due elementi. L'esempio di Marini dimostra che i numeri possono essere fuorvianti. Tenendo conto del contesto, la sua stagione non è poi così male. Non mi sorprenderebbe vedere un ulteriore progresso nel 2025 e, questa volta, seppellire Joan Mir in modo permanente. Ma avremo occasione di riparlarne.
Cosa pensi di Luca Marini in questa stagione?
Raccontamelo nei commenti!
Domani, stessa ora, torneremo sul caso del suo compagno di squadra Joan Mir.
Si ricorda che questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell'intera redazione.
Foto di copertina: HRC
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