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l’ultima gara della stagione spostata a Barcellona, ​​le polemiche crescono

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Il disastro naturale che ha colpito la regione di Valencia ha costretto gli organizzatori della MotoGP a spostare l'ultimo round della stagione a Barcellona. Una scelta controversa nel paddock.

Mentre la Dorna, promotrice della MotoGP, da tempo voleva mantenere l'ultimo appuntamento della stagione a Valencia, gli organizzatori hanno dovuto decidere di annullare questa tappa data l'entità del disastro. Le recenti inondazioni che hanno colpito il sud della Spagna e in particolare la regione di Valencia hanno causato oltre 200 morti. Anche l'intero paddock si era battuto per l'annullamento di questa gara, anche a costo di “boicottarla” qualora fosse mantenuta in calendario, nonostante la posta in gioco sportiva. Jorge Martin potrebbe infatti vincere il suo primo titolo mondiale durante quest'ultima tappa contro il suo rivale due volte campione del mondo Francesco Bagnaia. Sul tavolo c'erano diverse opzioni, ma alla fine la capolista ha scelto il Barcellona per concludere la stagione 2024 a 400 chilometri dal maltempo nel fine settimana del 15 novembre.

“Era importante organizzare un ultimo evento in questa stagione”, comunica Carlos Ezpeleta, direttore sportivo della MotoGP. “Abbiamo studiato tutte le possibilità a nostra disposizione. È una vera sfida organizzare un evento in due settimane ma crediamo che Barcellona sia la migliore location possibile data la sua vicinanza a Valencia e il fatto che molti “Sappiamo anche che da lì potrà aiutare la comunità valenciana.

Bastianini: 'Non è giusto correre in Spagna'

Una scelta che lascia scettici alcuni protagonisti del paddock. “Per me non è giusto correre in Spagna ma è così, è una scelta della Dorna”, dice Enea Bastianini. “Il fatto che si correrà in Spagna dopo quello che è successo non credo sia una cosa positiva. Non sono d'accordo al 100%, ma ovviamente chi ha preso questa decisione lo ha fatto perché era l'unica soluzione.”

Stessa storia per Pecco Bagnaia che aveva chiaramente annunciato di voler rifiutare di andare a Valencia se lì si fosse corso il Gran Premio anche a costo di perdere il titolo di campione del mondo. “Continuo a dire che correre in Spagna non è ancora un granché”, sussurra. “Ma almeno non saremo a Valencia dove la situazione continua a peggiorare”.

La Dorna dovrebbe annunciare a breve la notizia dell'ufficializzazione dell'organizzazione del Gran Premio di Catalogna. Questa sarà la seconda gara dell'anno su questa pista dopo quella del 26 maggio. Né Jorge Martin né Bagnaia si erano poi imposti. Tutti i piloti si stanno comunque battendo per un'azione congiunta a favore delle vittime e delle famiglie colpite dalle inondazioni.


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