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“Sarà lì per tutta la vita”

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Negli ultimi mesi Jorge Martín ha parlato regolarmente del suo lavoro attorno alla mente, che in passato potrebbe essere stato un punto debole. Nel 2023, a volte, ha voluto fare troppo, come quando ha continuato ad attaccare in modo eccessivo nonostante un buon vantaggio in Indonesia, che lo ha portato a una caduta, o quando ha scelto la gomma morbida per creare un gap significativo in Australia, una scelta che alla fine lo ha fatto cadere in classifica proprio alla fine della gara.

Prima dell’inizio della stagione, lo spagnolo ha ammesso di aver sofferto “molta pressione” ed essendo stato anche lui “ossessionato” dalla ricerca del titolo nel 2023. Una consapevolezza che lo ha spinto a lavorare sulla sua salute mentale e sul suo approccio nel suo insieme, con successo da quest’estate, ha ritenuto che l’aiuto di uno psicologo gli permettesse di gestire meglio la tensione insita nel il titolo.

Il pilota Pramac si è così visto “più maturi in bici”. Se restano alcuni errori, come la decisione di cambiare moto quando è apparsa qualche goccia di pioggia a Misano, la caduta durante lo sprint di Mandalika o quella nella Q2 a Motegi, ha acquisito una certa costanza che contribuisce al suo primo posto in campionato . L’interessato riconosce tuttavia la necessità di rimanere costantemente all’erta quando si avverte l’intensità della competizione.

“Alla fine la teoria è inutile”ha spiegato il pilota Pramac al quotidiano sportivo spagnolo Marca, confidando di aver sempre avuto difficoltà a restare concentrato quando la posta in gioco è alta: “I fine settimana sono molto difficili, c’è molta pressione, noto che a volte commettiamo errori di concentrazione proprio a causa della pressione”.

“Devo visualizzare molto, essere molto preparato prima delle qualifiche perché alla fine sono la chiave per domenica. So di essere forte domenica, so che posso partire 11°, ma è molto più semplice se combattiamo al fronte.”

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Jorge Martin

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Questo nervosismo, questo disagio, che ho avuto per tutta la vita, fin dall’infanzia, è normale e ci sarà per tutta la vita”ha aggiunto Martino. “Devi sapere come conviverci, in modo che non abbia la meglio su di me.”

Martín riconosce che lo è “complicato” per affrontare l’ansia, la sua priorità è soprattutto liberarsene quando è in pista: “Cerco davvero di concentrarmi su come mi sento sulla moto. Fuori dalla moto c’è molto rumore, pensieri, mal di testa, ma nel momento in cui entri in pista, quella pressione scompare , oppure quei pensieri ti arrivano, ti bloccano e non sai andare in bici, ma questo è l’importante.”

In ogni caso, Jorge Martín riesce a non subire questo peso nella sua vita quotidiana, pur restando consapevole che questa pressione sarà inevitabile non appena la competizione diventerà più intensa: “Lascio il circuito e il circuito rimane lì. Appena finisco la gara sono molto più rilassato. Quella pressione tornerà sabato o domenica in Australia.”

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