Alla guida di Aprilia Racing, Massimo Rivola ha trasformato completamente il percorso della Casa italiana in MotoGP, accompagnandone la risalita dal fondo della classifica fino alla vittoria. Professionalizzando la squadra e portando avanti reclutamenti ambiziosi, ha dato senso all’impegno di Aprilia nel campionato, uno dei soli cinque marchi ancora presenti sulla griglia.
Rivola ritiene, però, che la MotoGP debba valorizzare meglio le sue qualità, a volte sconosciute al grande pubblico, per rendere proficui gli sforzi dei suoi stakeholder. Mentre l’ingresso nel 2025 coincide con lo studio dell’acquisizione della maggioranza di Dorna Sports da parte di Liberty Media, ma anche con la crisi che attraversa KTM e l’uscita di Repsol che sarà stato uno sponsor emblematico per tre decenni, lui è fare una campagna per un campionato che sia allo stesso tempo più conveniente e più forte in termini di marketing.
“Penso che Dorna abbia fatto un lavoro fantastico creando uno spettacolo fantastico. Credo che siamo davvero il miglior spettacolo al mondo”, crede soprattutto colui che ha iniziato in F1 come direttore marketing del team Minardi, quando Motorsport.com gli chiede dell’argomento. Dopo aver ricoperto i ruoli di team manager e poi di direttore sportivo della Toro Rosso e della Scuderia Ferrari, Rivola ha lavorato a Maranello agli ordini di Stefano Domenicali, con il quale mantiene ottimi rapporti e che oggi è amministratore delegato della F1 e uno dei direttori di Liberty Media. . E non nasconde la sua ammirazione per il lavoro svolto dal gruppo americano.
“Se guardo cosa ha fatto Liberty in F1, abbiamo bisogno di qualcuno che sia molto più orientato al marketing”, continua, “perché dobbiamo passare ad un altro livello in termini di comunità e messaggi di marketing, coinvolgere grandi sponsor e portare di più al campionato, alle squadre, ai produttori. Sono sicuro che la Liberty avrà il canale giusto per spingersi in questo senso, ma non dobbiamo dimenticare che siamo arrivati fin qui grazie alla Dorna”.
Se Liberty Media ha il potere, secondo lui, di favorire l’arrivo di sponsor ed estendere la visibilità della MotoGP come ha fatto con la F1, Rivola ritiene anche che al campionato stellare delle due ruote debba essere data un’identità pulita. Dal suo punto di vista, soprattutto la MotoGP dovrebbe differenziarsi in modo più netto dalle piccole cilindrate, oggi intrinsecamente integrate nell’intero campionato.
“Penso che il futuro di questo sport sia grandioso, lo spettacolo che offriamo è il migliore possibile. Penso che abbiamo ancora un po’ di difficoltà ad essere, diciamo, al livello della F1. Non dobbiamo fare copia e incolla ma dobbiamo alzare un po’ il livello e ovunque, personalmente trovo che la MotoGP dovrebbe essere più stimolante, anche per Moto2 e Moto3, […] forse non allo stesso modo della F1, ma credo che essere fonte di ispirazione porterà sponsor più grandi”.
“Alcuni sponsor di alto livello, quelli che portano tanti soldi, vogliono apprezzare il fatto di essere ad un certo livello. Quando hai sponsor di alto livello, significa che hai anche più soldi per la comunità della MotoGP”.
Massimo Rivola with Carmelo Ezpeleta, CEO of Dorna Sports.
Foto di: Dorna
A margine della presentazione ufficiale di Aprilia, la scorsa settimana, Massimo Rivola ha anche ribadito il suo desiderio che la MotoGP diventi più accessibile per i marchi. “Credo ancora che il nostro sport, la nostra attività siano un po’ troppo costosi e che non ne abbiamo davvero bisogno [dépenser] tanto per offrire uno spettacolo meraviglioso e per garantire che abbiamo questo tipo di razzi su due ruote. Ci sono cose che, dal mio punto di vista, potrebbero essere gestite un po’ meglio o regolate un po’ meglio, anche se capisco anche che quando stabilisci una regola devi essere in grado di controllarla”.
La crisi KTM, un “allarme” per tutti in MotoGP
“Non penso che perderemo KTM e credo che il campionato abbia bisogno di KTM,” stima il funzionario italiano, precisando tuttavia: “L’avvertimento che abbiamo ricevuto riguardo alla situazione KTM non dovrebbe essere accolto con il pensiero ‘ah, sono stati un po’ sfortunati’. Penso che dovremmo fare qualcosa e spero che nel prossimo futuro, diciamo per il prossimo contratto quinquennale, ne discuteremo di nuovo”.
Massimo Rivola si riferisce qui al prossimo ciclo contrattuale che sarà allineato a quello della normativa, con entrata in vigore tra due anni. Le Case poi ridiscuteranno i termini del loro impegno con il promotore del campionato, anche se sappiamo già che alcuni punti normativi andranno nella direzione di ridurre i costi di sviluppo tecnico, come le limitazioni introdotte sull’aerodinamica.
Intanto è Liberty quello che aspetta Massimo Rivola, perché ritiene vantaggioso il suo arrivo visti i convincenti risultati ottenuti in F1. Dopo l’annuncio, avvenuto nella primavera scorsa, dell’intenzione del gruppo americano di acquisire l’86% di Dorna Sports, promotrice della MotoGP, quest’ultimo dovrà sottoporsi ad un’indagine da parte dell’Unione Europea per pronunciarsi sulla validità di un’operazione che metterebbe i due maggiori campionati motoristici nelle stesse mani.
“E’ tempo di portare qualche buona notizia in MotoGP, perché penso che stiamo offrendo il miglior spettacolo di sempre e non riceviamo le conseguenze di ciò che stiamo dando, quindi mi piacerebbe vedere Liberty a bordo. Normalmente l’America è una sorta di guru in termini di marketing, da quello che hanno fatto in F1, sembrano avere una sorta di “tocco magico”, e anche noi abbiamo bisogno di quella “magia”. touch’ in MotoGP. È uno sport bellissimo, i piloti sono supereroi e dobbiamo dimostrarlo al mondo”.
In questo articolo
Lena Buffa
MotoGP
Squadra Corse Aprilia
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