Parliamo di MotoGP: è il futuro

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David Alonso si è appena laureato campione del mondo Moto3 e già si intravede un grande futuro in MotoGP. Potresti dirmi, non senza sarcasmo, che ce n’è uno ogni anno. Ma questo è molto diverso, perché raramente abbiamo visto un simile dominio nella più piccola delle categorie. È come se sapessimo che avrebbe vinto il titolo nel 2024 sin dalla sua prima vittoria a Silverstone l’anno scorso. Merita un’analisi.

Un recital

Quest’anno c’erano David Alonso e gli altri. Lo avevo già detto in un precedente articolo, e oggi posso confermarlo: tutte le categorie insieme, questo è il miglior pilota della stagione. Nessuno aveva la sua grinta, la sua intelligenza agonistica, il suo senso del sorpasso. Sicuramente non voglio mancare di rispetto agli altri. ma ho davvero l’impressione che non si stesse evolvendo nella stessa dimensione dei suoi concorrenti. E i numeri lo dimostrano.

Il colombiano ha già ottenuto dieci vittorie in questa stagione, il record nella categoria Moto3. A parte questi successi, ha solo un altro podio, un secondo posto. Ti rendi conto? Quando gioca davanti e c’è una grande lotta, vince sempre lui. È assolutamente formidabile.

La cosa peggiore è che altri mostri lo seguono. Foto: Aspar

Non ci sono difetti sulla bici. È veloce in qualifica – già sei pole nel 2024 – in gara, ha un buon passo, è estremamente costante nella prestazione (una sola caduta quest’anno, domenica, quando era in testa a Jerez). Ha tutto per lui, ma non è nemmeno questa la cosa più impressionante di lui. No, secondo me è quando scende dal CFMoto che è più bello.

Nelle interviste è a suo agio, già consapevole della sua grandezza. È un ragazzo di 18 anni, ma è più deciso di alcuni piloti della MotoGP, compresi quelli davanti. Ciò si riflette nelle sue esultanze, che sono molto amichevoli e aumentano il livello generale del nostro sport preferito, ma anche attraverso il suo sorriso e la sua freschezza. Un po’ come Marc Marquez e Pedro Acosta prima di lui, Alonso brilla. Solo che in questa fase della sua carriera è più forte dei giganti sopra menzionati.

È il miglior pilota Moto3 della storia?
Certamente. Romano Fenati non è più paragonabile da quando Alonso ha vinto il titolo, e sia Joan Mir che Brad Binder non erano così dominanti quando hanno vinto il loro. Alonso è già il pilota con più vittorie nella categoria nonostante abbia trascorso lì solo due anni,
e che restano ancora quattro gare da disputare!

A lui manca ancora il record di undici vittorie stagionali nella categoria 125cc/Moto3, detenuto da Valentino Rossi dal 1997. Ancora uno da grattare per entrare definitivamente nella storia.

Una transizione più difficile di quanto sembri?

Ora, riuscirà in Moto2? Per quanto sorprendente possa sembrare, Penso che rimanga un piccolo dubbio. Sì, ho visto che era un talento generazionale; come i grandi prima di lui, dovrebbe andare bene. Ma due elementi mi portano a dire che il periodo di adattamento potrebbe essere un po’ più lungo che per un Pedro Acosta o un Marc Marquez, appunto. Eccoli.

Innanzitutto, la sua squadra. David Alonso ha beneficiato della “tassa” Aspar per tutta la sua carriera. Da sette anni è accudito da Jorge Martinez e dalla sua squadra, è cresciuto con loro. E quando guardiamo gli esempi passati, ci rendiamo conto che la preparazione di Aspar in 125cc e Moto3 è così buona che alcuni, diciamo, piloti standard, sono riusciti a vincere il titolo, per poi non riuscire più a fare nulla.

Mi vengono in mente Gabor Talmacsi, Albert Arenas, Julian Simon, Nico Terol… Non dico che David Alonso giochi nello stesso campionato, ma solo che potrebbe trattarsi di un leggero pregiudizio. Per sua fortuna il prossimo anno andrà all’Aspar in Moto2. Solo che la classe più piccola resta il giardino della squadra, molto più della categoria intermedia in cui Martinez fatica a imporre le sue truppe sul lungo termine. Attenzione, quindi, a questo parametro.

futura MotoGP

Jorge Martinez ha fatto il viaggio a Motegi per la prima volta dal 2011. Foto: Aspar

In secondo luogo, la concorrenza. Dobbiamo prestare attenzione a questo, perché è proprio questo che riflette la forza di David Alonso.
Personalmente, e questa è la mia opinione, non sono rimasto particolarmente colpito dai suoi concorrenti. Deludente per la maggior parte del tempo, o irregolare, nessuno si avvicinava nemmeno lontanamente a eguagliarlo. Daniel Holgado, primo, al Tech3. Lo spagnolo, atteso davanti, a volte sperimenta grandi vuoti d’aria in qualifica. La sua velocità non rivaleggia con quella del colombiano.

Ivan Ortola è un po’ più veloce, ma non riesce a prendere slancio. A volte gli manca completamente, soprattutto perché è abituato a lunghi periodi di tempo. Collin Veijer, per il suo secondo anno, è stato il più attraente dei suoi rivali.
Secondo me, l’unico che potrebbe davvero costituirgli un problema nell’uno contro uno. È bravo, ma tre cadute decisive (di cui due quando giocava per la vittoria) hanno rovinato la sua stagione.

In Moto2 il livello è altissimo: questo è dovuto, in particolare, ai pochi piloti che oggi possono accedere alla MotoGP (solo due esordienti nella categoria regina negli ultimi due anni). Diventano quindi più vecchi, più esperti e più veloci.

Ma nel complesso non possiamo che congratularci con David Alonso. Nonostante la sfida che lo attende, non dubito per un solo secondo che riuscirà a superarla, prima o poi.

Cosa ne pensi della sua stagione 2024? Raccontamelo nei commenti!

Si ricorda che questo articolo riflette solo il pensiero del suo autore e non dell’intera redazione.

Non rallenterà nelle ultime gare. Foto: squadra Aspar

Foto di copertina: Team Aspar

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