Martedì il ministero dell’Interno francese ha annunciato che sta adottando ulteriori misure per garantire che Omar bin Laden non ritorni nel paese dopo la sua deportazione nel 2023.
Il figlio del fondatore di al-Qaeda Osama bin Laden viveva in Normandia dal 2016.
Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha affermato in una dichiarazione che bin Laden, 43 anni, aveva “pubblicato commenti sui suoi social network nel 2023 in favore del terrorismo”.
Retailleau ha dichiarato di aver firmato un’ordinanza che vieta all’artista saudita di tornare in Francia “per qualsiasi motivo”.
Spesso nei titoli dei giornali
Omar, che lasciò la sua famiglia prima degli attacchi dell’11 settembre, fece notizia per la prima volta a livello internazionale a metà degli anni 2000 per aver rilasciato interviste ai media occidentali. Ha espresso affetto per suo padre, ma ha sconfessato i suoi atti terroristici, rendendolo l’unico degli oltre 20 figli di Osama bin Laden a parlare pubblicamente contro di lui.
Ha anche ottenuto i titoli dei giornali nel 2006 per aver sposato Jane Felix-Browne, una donna britannica di 24 anni più anziana di lui che in seguito ha cambiato il suo nome in Zaina Mohamed Al-Sabah.
Il governo del Regno Unito gli negò il visto coniugale per vivere nel paese nel 2008, così come fece la Spagna diversi mesi dopo.
Ha pubblicato un libro di memorie sulla crescita sotto il pugno di ferro di suo padre, descrivendo gli abusi fisici di routine e l’esposizione a condizioni di vita pericolose e squallide in diversi paesi. Tuttavia, alla morte di suo padre nel 2011, si lamentò del fatto che le forze speciali statunitensi avevano “violato il diritto internazionale” non permettendogli di avere una degna sepoltura.
Bin Laden ha ottenuto un permesso di soggiorno in Francia nel 2016, dove ha iniziato a lavorare a tempo pieno come pittore. Dopo la sua deportazione nel 2023, secondo quanto riferito, lui e sua moglie vivono in Qatar, dove avevano risieduto tra il 2008 e il 2016.
es/ab (AP, AFP)
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