La polemica si intensifica attorno a Sarah Knafo, europarlamentare e figura di spicco del partito Reconquête, ma anche compagna di Éric Zemmour, presidente del movimento. Me Nabil Boudi, rinomato avvocato, ha annunciato sabato, sul suo account X, la sua intenzione di sporgere denuncia presso la Procura della Repubblica di Parigi. Questo passo legale segue una serie di dichiarazioni controverse di Knafo in merito agli aiuti francesi presumibilmente concessi all’Algeria.
Il 20 settembre, durante un’apparizione nel programma “Les Grandes Gueules” di RMC, Knafo ha rilasciato una dichiarazione scioccante: “Come possiamo dare 800 milioni di euro di aiuti allo sviluppo all’Algeria ogni anno, quando si rifiuta di riprendere i suoi immigrati clandestini che a volte sono delle bombe ambulanti?” Questa affermazione, carica di significato e conseguenze, non è passata inosservata.
Ciò che colpisce è la ricorrenza di questa cifra controversa. Già il 20 maggio, Knafo aveva condiviso informazioni simili sul suo account X (ex Twitter). Questa ripetizione, a distanza di diversi mesi e su vari media, suggerisce una strategia di comunicazione ponderata piuttosto che un semplice errore.
Tuttavia, i dati ufficiali raccontano una storia completamente diversa. Il Ministero dell’Economia segnala aiuti francesi all’Algeria pari a 112 milioni di euro nel 2021, poi 132 milioni nel 2022. Queste cifre, corroborate dal rapporto OCSE del 2024, sono ben lontane dagli 800 milioni proposti dall’eurodeputato.
Risalendo a questa informazione controversa, scopriamo che un articolo di Challenges, pubblicato il 15 aprile, potrebbe essere la fonte dell’equivoco. La rivista menzionava effettivamente 842 milioni di euro, ma questa cifra corrispondeva all’aiuto cumulativo in cinque anni, dal 2017 al 2022, e non a una somma annuale.
