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In fuga, in prigione… Un anno dopo la sua condanna, Rédoine Faïd si apre

In fuga, in prigione… Un anno dopo la sua condanna, Rédoine Faïd si apre
In fuga, in prigione… Un anno dopo la sua condanna, Rédoine Faïd si apre
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Sla sua fuga era stata sui giornali per mesi. “Non sono Biancaneve”, ammette prontamente Rédoine Faïd, la cui fuga dalla prigione di Réau (Seine-et-Marne) nel luglio 2018 lo ha portato a essere condannato, nell’ottobre 2023, a quattordici anni di reclusione penale. Un anno dopo questa condanna, e mentre è detenuto in isolamento nel centro penitenziario di Vendin-le-Vieil (Pas-de-Calais), ha rilasciato un’intervista a pariginoSabato 21 settembre, per ripercorrere questa vita fatta di fughe e prigione.

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“La mia compagnia era la solitudine”, spiega l’uomo che ha trascorso tre mesi nascosto dalla polizia prima di essere trovato nell’ottobre 2018. Questa fuga è stata prima di tutto “un appello alla libertà”, spiega: “Perché la prigione è dura. Devi smettere di credere che sia il Club Méditerranée…” Tuttavia, la fuga non è stata nemmeno un fiume lungo e tranquillo: “Ero sempre all’erta, stressato, ansioso”. Era impossibile per lui rivedere i suoi cari. Il minimo passo falso poteva essere fatale.

LEGGI ANCHE Redoine Faïd, il rapinatore che fa affari in prigioneIn un clima così teso, è difficile trovare un complice ideale: “La verità è che non puoi contare su nessuno… […] Anche quando hanno buone intenzioni, quando non vogliono tradirti, possono commettere errori nei tuoi confronti e farti cadere”. Un altro individuo sta probabilmente vivendo oggi la stessa vita che conosceva Rédoine Faïd: Mohamed Amra. Il 14 maggio, due ufficiali sono stati uccisi nell’attacco a due furgoni della prigione a Eure. Mohamed Amra era fuggito. “La mosca”, il suo soprannome, rimane irrintracciabile oggi.

Mohamed Amra verrà trovato, pensa

“Il tempo è contro di lui. Finirà per perdere”, prevede Rédoine Faïd. “Restare in fuga in Francia, per me, è impossibile”, anche se ritiene che Mohamed Amra “sia un grande nome, che è stato sottovalutato […]. La sua forza è che ha soldi. E questo è il nocciolo della questione.” Non verrà più colto in fallo, promette. Le fughe sono finite: “Sai, ti calma… Ogni volta che scappi, sai che tornerai […]Se dovessi farlo di nuovo, non lo farei.”

Rédoine Faïd sta scontando una pena detentiva di quattordici anni, sommata ad altre condanne per lo stesso reato di evasione. La sua pena cauzionale durerà fino al 2032. Se non beneficerà di una riduzione della pena, rimarrà in carcere fino al 2060: avrà allora 88 anni.

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