DayFR Italian

Zanzare con sperma “tossico” sviluppate per combattere le malattie tropicali

-

Questo metodo, secondo i ricercatori australiani, « potrebbero agire con la stessa rapidità dei pesticidi, senza danneggiare le specie benefiche ».

Lo sperma “tossico” di zanzare geneticamente modificate potrebbe aiutare a combattere la trasmissione di malattie tropicali, spiegano gli scienziati australiani in uno studio pubblicato martedì.

La loro tecnica, conosciuta come “maschio tossico”, consiste nell’allevare zanzare il cui sperma contiene proteine ​​velenose, fatali per le femmine dopo l’accoppiamento. L’obiettivo è così quello di uccidere popolazioni di insetti femmine, che sono le uniche a mordere e succhiare il sangue con il rischio di inoculare nelle loro vittime malattie infettive potenzialmente letali come la malaria o la febbre dengue.

Secondo lo scienziato Sam Beach della Macquarie University australiana, questo metodo « potrebbero agire con la stessa rapidità dei pesticidi, senza danneggiare le specie benefiche ». « Questa soluzione innovativa potrebbe trasformare il modo in cui gestiamo i parassiti, offrendo speranza per comunità più sane e un futuro più sostenibile », aggiunge l’esperto, partecipando a questo studio pubblicato sulla rivista Comunicazioni sulla natura il 7 gennaio.

I primi test, che miravano a dimostrare il concetto, si sono concentrati sulle mosche dell’aceto, una specie comunemente utilizzata in laboratorio a causa della sua breve durata. I soggetti femminili che si sono accoppiati con maschi “tossici” hanno visto la loro aspettativa di vita ridotta significativamente, riferiscono gli scienziati. Maciej Maselko, un altro ricercatore della Macquarie University, ha affermato che il passo successivo sarà testare le zanzare, « per essere sicuri che non vi siano rischi per l’uomo o altre specie non bersaglio ».

Il metodo “maschile tossico” più efficace

L’ingegneria genetica, che consiste nella manipolazione del DNA degli organismi, è una tecnica utilizzata da molto tempo per controllare le popolazioni di zanzare responsabili della trasmissione di malattie, in particolare rendendo sterili coorti di maschi o liberando insetti portatori di malattie mortali geni. Quest’ultimo metodo prevede il rilascio di masse di maschi sterilizzati o geneticamente modificati per accoppiarsi con femmine selvatiche. Attraverso questa tecnica le femmine non producono prole, o solo maschi, ma continuano a nutrirsi di sangue e quindi a diffondere malattie fino alla morte naturale. Pertanto, le popolazioni di femmine che mordono diminuiscono solo nel corso delle generazioni.

Le simulazioni al computer mostrano che il metodo del “maschio tossico” sarebbe più efficace, secondo i ricercatori. Questa tecnica prevede la modifica genetica degli insetti maschi in modo che producano specifiche proteine ​​​​del veleno nel loro sperma. Quando questi maschi si accoppiano con le femmine, le proteine ​​vengono trasferite, riducendo significativamente la durata della vita delle femmine e la capacità di diffondere malattie. I ricercatori stimano che l’accoppiamento di femmine con maschi geneticamente modificati abbia ridotto la loro durata di vita del 60%.

Efficace contro i parassiti agricoli

Sempre secondo gli autori, questa tecnica sarebbe anche più economica perché sarebbero necessari pochi maschi per ottenere una riduzione molto più rapida della popolazione di insetti. La tecnologia potrebbe funzionare ulteriormente per rispondere rapidamente alle epidemie di altri parassiti agricoli.

Quanto alla produzione di zanzare geneticamente modificate, questa potrebbe essere effettuata giocando sulle modalità di “espressione genetica”, in modo che in laboratorio le femmine possano essere fecondate senza soccombere.

Altre tecniche di controllo delle zanzare, sviluppate da start-up francesi, consistono nel disperdere anidride carbonica per imitare la respirazione umana, al fine di attirare questi insetti e intrappolarli, tramite terminali automatici. Un’esca olfattiva simula anche l’odore del corpo.

Related News :