A più di 20 anni dal macabro ritrovamento, nel 2003, in un fosso lungo una strada della Meurthe-et-Moselle, del corpo di un uomo di 29 anni, due uomini accusati di “sequestro seguito da morte” sono sotto processo da parte di Lunedì a Nancy.
I due accusati, di 52 e 40 anni, di nazionalità rumena, sono accusati di “arresto arbitrario, rapimento o detenzione seguita da morte” e saranno processati fino a giovedì dalla Corte d’assise di Meurthe-et-Moselle, un anno e mezzo dopo il loro arresto in Spagna che ha posto fine a un lungo periodo.
Condannato in contumacia nel 2011
I due uomini erano già stati condannati in contumacia e in contumacia nel 2011 a 30 e 26 anni di reclusione per il loro ruolo nella morte di Philippe Charuel, il cui corpo, duramente picchiato, è stato ritrovato in un fosso stradale dipartimentale a Gondreville, cittadina situato a pochi chilometri da Nancy, il 20 febbraio 2003.
Philippe Charuel, che all’epoca dei fatti era un direttore commerciale in cerca di lavoro, abitava a pochi chilometri di distanza, a Toul. È stato descritto come “un uomo senza storie” che frequentava i locali notturni, recentemente separato dalla moglie e padre di un bambino piccolo. La sua macchina è stata trovata macchiata di sangue nel centro di Nancy.
Gli imputati “coinvolti nello sfruttamento della prostituzione”
I due fuggitivi, “coinvolti in attività di sfruttamento della prostituzione”, secondo la polizia spagnola, sono stati arrestati il 1È e il 2 agosto 2023 nelle città catalane di Segur de Calafell e El Prat de Llobregat, vicino a Barcellona. Vivevano in Catalogna da circa vent’anni, sotto falsa identità.
Nella fattispecie, due giovani prostitute rumene hanno dichiarato di essere state molestate da Philippe Charuel, il quale è stato poi fatto salire in macchina da due uomini che affermavano di non conoscere. Dalle indagini è emerso che i due accusati, uno zio e suo nipote, erano i protettori delle due donne.
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