La sonda Parker della NASA dovrebbe aiutare gli scienziati a svelare i tanti misteri del Sole, e in particolare a fornire risposte al fenomeno delle tempeste solari. Lanciata nel 2018 per una missione di sette anni, la navicella spaziale avrebbe dovuto avvicinarsi alla stella a una distanza record questo martedì. La squadra della missione deve ancora attendere il segnale.
La sonda Parker della NASA si è avvicinata al Sole martedì, vigilia di Natale, più vicino alla stella di quanto non avesse mai fatto prima per studiarne l'atmosfera.
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“Questo è un esempio delle audaci missioni della NASA”
Lanciato nell'agosto 2018 per una missione di sette anni, Parker dovrà approfondire la conoscenza scientifica della nostra stella in particolare per svelare il segreto delle tempeste solari, che possono avere un impatto sulle comunicazioni terrestri. La sonda avrebbe dovuto passare vicino al Sole martedì alle 11:53 GMT, a 6,2 milioni di chilometri dalla superficie della stella, una prossimità record. Tuttavia, l'équipe della missione dovrà attendere fino a venerdì per ricevere un segnale dalla navicella spaziale, poiché gli scienziati hanno perso il contatto diretto con la sonda per diversi giorni a causa del suo avvicinamento al sole, chiamato perielio.
“Questo è un esempio delle missioni audaci della NASA, che realizzano qualcosa che nessuno ha mai fatto prima per rispondere a domande di lunga data sul nostro universo”, ha detto in una nota lo scienziato del programma Arik Posner. “Non vediamo l'ora di ricevere il primo aggiornamento sulla nave e di iniziare a ricevere dati scientifici nelle prossime settimane”, ha aggiunto.
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Altri due passaggi record a marzo e giugno
Durante il suo avvicinamento, Parker viaggiò ad una velocità vertiginosa di circa 690.000 km/h, che avrebbe portato Washington a Tokyo in meno di un minuto. Lo scudo termico della sonda ha resistito a temperature estreme comprese tra 870 e 930 gradi Celsius, ma i suoi strumenti interni sono rimasti vicini alla temperatura ambiente – circa 29°C – mentre esplorava lo strato più esterno dell’atmosfera del Sole, chiamato corona.
Uno degli obiettivi di Parker, nell'avventurarsi in queste condizioni estreme, è capire perché questa zona è curiosamente 200 volte più calda della superficie della stella. Questo avvicinamento alla vigilia di Natale è il primo di tre passaggi record, con i successivi due – 22 marzo e 19 giugno 2025 – che dovrebbero riportare Parker a una distanza simile dal Sole.
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