Vladimir Putin ha già vinto la guerra in Ucraina? Può vincerlo? Oppure lo vincerà? Tra avanzamenti militari, pressioni europee e alleanze strategiche, il padrone del Cremlino sta cercando di rafforzare la sua posizione sulla scena mondiale. Riuscirà a realizzarlo? Per rispondere a queste domande, ai microfoni di RTL sono presenti il politologo Bruno Tertrais, la giornalista Isabelle Lasserre e il generale Jean-Paul Paloméros Stiamo rifacendo il mondo.
Il padrone del Cremlino ha la sua visione del mondo e sta conducendo una guerra ideologica. “Da diversi anni Vladimir Putin cerca di presentarsi come il vero difensore dei valori cristiani tradizionali.“, spiega il politologo Bruno Tertrais. Nel 2013, quando il presidente francese propose una legge sul matrimonio per tutti, la Russia si distinse per la prima volta mobilitandosi “per dividere l'opinione francese”.
“La guerra in Ucraina è un’opportunità per l’Europa”
La Russia ha partenariati con India e Cina e ha mostrato la sua potenza al vertice dei Brics del 2024. “Questo vertice è un successo per Putin e l'Occidente non se lo aspettava. La Russia non è isolata e può contare sui suoi alleati”, afferma il giornalista Isabelle Lasserre. Cina e Iran sostengono la Russia fornendole attrezzature militari e aiutandola a eludere le sanzioni occidentali. “Putin è il leader di un mondo che sfida l’ordine internazionale e lo stile di vita occidentale e il suo dominio”, prosegue il giornalista.
Di fronte all’alleanza tra Cina e Russia, la guerra in Ucraina ha accelerato l’ascesa di un nuovo ordine multipolare? “In ogni caso, ciò accentua le divisioni esistenti. Ciò che abbiamo davanti è soprattutto il duo americano-cinese. Non siamo fuori da questo imbroglio”, ritiene il generale Paloméros. L’Europa deve riuscire a “trovare un’altra strada” ed essere in grado di “parlare con altri poteri per creare un altro movimento”. Per Jean-Paul Paloméros la guerra in Ucraina è “un’opportunità per l’Europa”.
“Vladimir Putin non ha mai messo alla prova l'articolo 5 del Trattato di Washington: attaccando un membro della NATO, alla fine sono convinto che l'idea oggi sia quella di prendersi un pezzo di territorio (…) e di mettere alla prova la NATO”, confida Bruno Tertrais.
Per saperne di più
Related News :