MOSCA (Reuters) – La nave mercantile russa “Ursa Major” è affondata nel Mediterraneo tra Spagna e Algeria a seguito di un'esplosione nella sala macchine e due marinai sono dispersi, ha detto martedì il ministero della Difesa russo.
Quattordici marinai, dei 16 membri dell'equipaggio a bordo della nave, sono stati salvati e riportati in Spagna, ha riferito in un comunicato il centro di crisi del Ministero degli Affari Esteri. La causa dell'esplosione non è stata specificata.
Secondo i dati di tracciamento della nave forniti da LSEG, la nave ha lasciato il porto russo di San Pietroburgo l'11 dicembre ed è stata identificata l'ultima volta inviando un segnale lunedì alle 22:04 GMT, tra l'Algeria e la Spagna.
Al momento di lasciare San Pietroburgo, la nave mercantile aveva indicato che il suo prossimo porto di scalo sarebbe stato il porto russo di Vladivostok, e non il porto siriano di Tartous dove avrebbe fatto scalo.
L'operatore e proprietario della nave è una società chiamata SK-Yug, che fa parte di Oboronlogistics, un gruppo che partecipa alle operazioni di costruzione militare del Ministero della Difesa russo, secondo i dati LSEG.
Entrambe le compagnie, che hanno rifiutato di commentare, sono state sanzionate dagli Stati Uniti nel 2022 a causa dei loro legami con l’esercito russo, così come la nave “Ursa Major”.
L'ambasciata russa in Spagna, citata dall'agenzia di stampa statale RIA, ha affermato che sta esaminando le circostanze dell'affondamento e che è in contatto con le autorità spagnole.
Oboronlogistika ha riferito il 20 dicembre che la nave, precedentemente denominata Sparta III secondo i dati LSEG, trasportava gru specializzate da installare nel porto di Vladivostok, nonché parti per nuove navi rompighiaccio.
Il sito di notizie El Español ha riferito che i membri dell'equipaggio sono stati evacuati nel porto spagnolo di Cartagena e che diverse navi, tra cui una della marina spagnola, hanno partecipato al salvataggio.
Secondo i media spagnoli, la nave sarebbe dovuta arrivare a Vladivostok il 22 gennaio.
(Scritto da Gleb Stolyarov e Andrew Osborn, versione francese Elena Smirnova, montaggio di Kate Entringer)
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