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Papa Francesco ha condannato nuovamente questa domenica, 22 dicembre, “la crudeltà” degli attacchi israeliani contro Gaza. (Foto illustrativa).
INTERNAZIONALE – Non si lascia intimidire, insiste e firma. Papa Francesco ha condannato nuovamente questa domenica, 22 dicembre “crudeltà” Attacchi israeliani contro Gaza, nonostante le proteste della diplomazia israeliana che l'ha accusata di averlo fatto “doppi standard”.
“È con dolore che penso a Gaza, a tanta crudeltà, ai bambini colpiti dai mitragliatori, ai bombardamenti su scuole e ospedali. Quanta crudeltà»ha detto al termine della preghiera dell'Angelus domenicale.
“Le osservazioni del Papa sono particolarmente deludenti”
Sabato mattina papa Francesco era già commosso per la morte di sette bambini della stessa famiglia a Gaza, annunciata il giorno prima dalla Protezione civile del territorio palestinese. “Ieri (venerdì), i bambini sono stati bombardati. Questa è crudeltà, questa non è guerra. Voglio dirlo perché mi tocca il cuore”ha affermato davanti ai membri del governo della Santa Sede.
Commenti che hanno provocato l'ira di Israele. “Le osservazioni del Papa sono particolarmente deludenti perché sono scollegate dal contesto reale e fattuale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista”il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha reagito in un comunicato stampa sabato sera.
“Le critiche dovrebbero essere rivolte solo ai terroristi, non alla democrazia che si difende da loro. Dobbiamo porre fine ai doppi standard e alla lista nera dello Stato ebraico e del suo popolo”ha aggiunto.
Cambio di tono?
“La crudeltà sono i terroristi che si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere i bambini israeliani, (…) sono i terroristi che tengono in ostaggio 100 persone per 442 giorni, tra cui un neonato e dei bambini, e li maltrattano”aveva sostenuto la diplomazia israeliana. Prima di gridare: «Purtroppo il Papa ha deciso di ignorare tutto questo. »
Le dichiarazioni del papa argentino sembrano indicare un cambio di tono e l'abbandono di una certa neutralità politica, mentre aumentano le critiche contro Israele.
A fine novembre ha denunciato “l’arroganza dell’invasore” in Ucraina ma anche in «Palestina», una settimana dopo la pubblicazione di un libro a cui Francesco invita “studia attentamente” se la situazione a Gaza” corrisponde alla definizione tecnica » di genocidio, accusa fermamente respinta da Israele. E a fine settembre il gesuita argentino ne aveva già criticato un utilizzo «immorale» della forza in Libano e Gaza, sembra invitare Israele a dar prova di moderazione.
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