Venerdì Amnesty International ha criticato aspramente Hezbollah per aver lanciato razzi non guidati contro aree civili in Israele. “L’uso sconsiderato da parte di Hezbollah di salve di razzi non guidati ha ucciso e ferito civili e distrutto e danneggiato case civili in Israele”, ha affermato Agnes Callamard, segretaria generale dell’organizzazione. La ONG ha documentato tre attacchi di Hezbollah contro città israeliane che hanno provocato la morte di otto civili e il ferimento di almeno altri 16 da quando le tensioni sono aumentate alla fine di settembre. Secondo la loro analisi delle riprese degli attacchi, il gruppo ha utilizzato sistemi di lancio di razzi multipli non guidati.
“L’uso di queste armi intrinsecamente imprecise all’interno o in prossimità di aree civili popolate costituisce una violazione prima facie del diritto umanitario internazionale”, ha sottolineato Callamard. “Gli attacchi diretti contro civili e obiettivi civili, nonché gli attacchi indiscriminati che uccidono e feriscono civili devono essere indagati come crimini di guerra”.
Questa condanna arriva pochi giorni dopo che Amnesty ha pubblicato un rapporto che accusava Israele di genocidio a Gaza. Il Ministero degli Esteri israeliano ha reagito con forza: “La fanatica e deplorevole organizzazione Amnesty International ha prodotto ancora una volta un rapporto fabbricato, completamente falso e basato su menzogne”.
Anche gli Stati Uniti hanno respinto le conclusioni di Amnesty riguardo a Israele. “Non siamo d'accordo con le conclusioni di tale rapporto. Lo abbiamo già detto e continuiamo a credere che le accuse di genocidio siano infondate”, ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel.
Il ministero israeliano ha ricordato che “il massacro genocida del 7 ottobre 2023 è stato perpetrato dall’organizzazione terroristica Hamas contro cittadini israeliani” e che “da allora i cittadini israeliani sono stati sottoposti ad attacchi quotidiani su sette diversi fronti”.
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