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A novembre crolla l’elettrico, l’ibrido guadagna terreno

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Il mercato automobilistico europeo si è fermato a novembre, vittima di un cocktail esplosivo: domanda debole, costi in aumento e problemi legati alla transizione elettrica. Gli ibridi salvano i mobili, ma per quanto tempo?

A novembre il mercato delle auto nuove in Europa ha registrato un calo del 2%, caratterizzato da un rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Allo stesso tempo, ibridi
continuano a guadagnare terreno, superando per il terzo mese consecutivo i modelli a benzina. Le sfide dell’elettrificazione, combinate con l’aggressiva concorrenza cinese,
indebolire i produttori europei.

Novembre cupo per l'industria automobilistica in Europa

Si tratta di una battuta d'arresto dopo una leggera ripresa in ottobre: il mercato delle auto nuove in Europa ha visto le vendite diminuire del 2% secondo i rapporti di novembre Reuters. Se guardiamo più da vicino, sono soprattutto le auto elettriche a deludere, con un notevole calo delle immatricolazioni del 9,5% nell’Unione Europea. Pesi massimi come Francia e Germania hanno sofferto particolarmente, trascinando nella loro scia l’intero continente. Continuano, invece, ad attrarre le auto ibride, con un incremento del 18,5%. Questi modelli hanno preso il sopravvento anche sulle auto a benzina per il terzo mese consecutivo. Ma basterà a far sorridere i produttori europei?

I dati rivelano un quadro eterogeneo. Bene Volkswagen e Renault con incrementi rispettivamente del 2,8% e del 9,2% nelle immatricolazioni.
Stellantis, invece, ha visto le proprie vendite diminuire del 10,8%. E non è tutto: Tesla, pioniere dell'elettrico, ha subito una forte battuta d'arresto con un calo del 40,9%, in parte a causa
nuovi dazi doganali europei sui veicoli importati dalla Cina. È una doccia fredda per il produttore americano.

Una transizione ad alta tensione

I dati di novembre confermano una tendenza: la transizione verso i veicoli elettrici in Europa è tutt’altro che lineare. Sigrid de Vries, direttrice generale dell'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), non nasconde le sue preoccupazioni. “Sulla carta sembrava tutto perfetto. Ma la realtà è diversa”ha confidato alla Reuters. Gli ostacoli non mancano. Gli elevati costi dell’elettricità in Europa, combinati con i problemi di approvvigionamento di materie prime essenziali, stanno rallentando l’elettrificazione. L’Europa, che ha intrapreso questa trasformazione con obiettivi ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni di CO₂, si trova ora a un bivio.

Nel frattempo, la concorrenza cinese si fa sentire, nonostante le barriere tariffarie. Queste marche straniere continuano ad avanzare, anche se le loro vendite sono leggermente diminuite a novembre (-7,8%). Questa pressione esterna complica ulteriormente il compito dei produttori europei. Nonostante le sfide, l’elettrificazione sta progredendo. A novembre, il 55,8% delle autovetture immatricolate nell’UE erano elettrificate (BEV, HEV o ibride plug-in), rispetto al 51,8% dell’anno precedente. Questo dato, per quanto incoraggiante, nasconde una dinamica fragile. Questa popolarità dell'ibrido è duratura? Con gli obiettivi di zero emissioni fissati nel medio termine, questi modelli intermedi potrebbero diventare obsoleti più rapidamente di quanto pensiamo. La questione rimane aperta, ma per ora offrono una boccata d'aria fresca a un settore in cerca di
stabilità.

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