Quest'anno per Natale ho deciso di fare 28 recensioni di film natalizi (vecchi e nuovi) per i 28 giorni che precedono il giorno di Natale. Il film Il miglior spettacolo di Natale di sempre è il ventiquattresimo film natalizio di questo piccolo evento di fine anno. Se vuoi suggerire un film, te lo lascio fare nei commenti. Trova i film precedenti in cliccando qui.
???? Il miglior spettacolo di Natale di sempre ???? // De Dallas Jenkins. Con Judy Greer, Pete Holmes e Molly Belle Wright.
Adattare un'opera letteraria di culto per lo schermo è sempre una scommessa rischiosa. Con Il miglior spettacolo di Natale di sempreDallas Jenkins aveva tra le mani un materiale ricco, traboccante di umorismo ed emozioni. Tuttavia, questo remake si rivela incapace di catturare l’essenza che ha decretato il successo del romanzo e del precedente adattamento televisivo. Ecco perché questa versione contemporanea manca gravemente di magia e autenticità. Uno degli aspetti più frustranti di questo film è la gestione delle performance dei bambini. Judy Greer, nei panni di Grace Bradley, interpreta una madre desiderosa di dimostrare il suo valore prendendo le redini della recita natalizia della sua chiesa. Questo ruolo avrebbe potuto essere l'occasione per mettere in luce talenti giovanili capaci di trasmettere il toccante disagio e l'energia propri dell'infanzia.
I piccoli Herdman sono enfant terribili. Questo Natale assumeranno la direzione dello spettacolo della chiesa locale e potrebbero involontariamente insegnare alla comunità il vero significato del Natale.
Ma non è quello che sta succedendo qui. Beatrice Schneider, che interpreta Imogene Herdman, sembra interpretare il suo personaggio in modo troppo forzato e privo di naturalezza. Tuttavia, questo non è un problema dell'attrice, ma della regia. Una buona performance può prosperare solo sotto una direzione abile, e qui mancano le sfumature. I bambini sembrano bloccati tra troppi dialoghi e pause mal cronometrate, creando un'impressione di costante gioco eccessivo. Il resto del cast, pur promettendo bene, si trova ad affrontare lo stesso problema: ogni scena sembra essere letta ad alta voce piuttosto che vissuta. Dallas Jenkins, noto per il suo lavoro nel cinema a tema cristiano, sembra aver voluto giocare su più fronti: umorismo, emozione e spiritualità.
Sfortunatamente, la sua incapacità di padroneggiare il ritmo narrativo è evidente. Le gag visive e i dialoghi umoristici risultano piatti, a causa della mancanza di una messa in scena in grado di sostenerli. Alcune scene si trascinano inutilmente, ripetendo punti già stabiliti, mentre altre, che avrebbero potuto regalare momenti di sincera emozione, vengono vanificate da un montaggio maldestro. Questa lentezza mina soprattutto i momenti che dovrebbero essere divertenti o toccanti, rendendo la visione laboriosa. Un'altra grande delusione risiede nel design della produzione. Dove ci si aspetterebbe un'atmosfera calda e festosa, il film offre scene e costumi senza vita. Le scene pensate per evocare la magia del Natale sembrano prive di qualsiasi fascino.
Anche gli oggetti di scena, come le tazze di cioccolata calda destinate a simboleggiare la convivialità, sembrano stranamente inautentici, accentuando l'impressione di un film prodotto frettolosamente. Inoltre la colonna sonora lascia un po' a desiderare. Invece di supportare la storia con scelte musicali evocative, si accontenta di cliché, arrivando al punto di utilizzare canzoni che sembrano imitazioni economiche di titoli noti. Ciò appesantisce ulteriormente l'esperienza, facendo sembrare ogni elemento del film una pallida copia di ciò che avrebbe potuto essere. Uno dei maggiori attrattivi del romanzo originale è la complessità dei personaggi. Gli Herdman, questi bambini turbolenti, non sono solo piantagrane: incarnano un affascinante mix di caos e potenziale inesplorato.
Sono rozzi ma accattivanti, e la loro graduale trasformazione nello spettacolo di Natale è allo stesso tempo divertente e commovente. In questo adattamento questa ricchezza va completamente perduta. Gli Herdman diventano caricature senza spessore, ridotte a semplici elementi comici. Il loro viaggio perde ogni impatto emotivo e la loro redenzione, che avrebbe dovuto essere un momento forte, sembra artificiale e affrettata. Allo stesso modo, il personaggio di Grace Bradley, che dovrebbe essere il cuore pulsante della storia, manca di sostanza. Invece di interpretare una donna comune che supera le sue insicurezze per creare qualcosa di bello, viene relegata a una figura generica, schiacciata da una produzione che non sa cosa fare con lei.
Tuttavia, non tutto è da buttare via. Il film tenta di allontanarsi dai pesanti cliché religiosi, spesso presenti nelle produzioni a tema cristiano. Offre una trama in cui gli antagonisti non sono miscredenti da convertire, ma membri di una comunità religiosa bloccata nelle proprie tradizioni. Questo approccio più sottile avrebbe potuto essere un punto di forza, se fosse stato sfruttato meglio. Allo stesso modo, il concetto di giovani disadattati che si integrano involontariamente in una comunità avrebbe potuto essere gestito con maggiore finezza. Sfortunatamente, questo tentativo è vanificato da scelte di sceneggiatura goffe e da una produzione che non riesce a bilanciare umorismo ed emozione.
Alla fine della giornata, Il miglior spettacolo di Natale di sempre è un adattamento che manca di cuore. Laddove l'opera originale e la versione televisiva riuscivano a catturare lo spirito del Natale con semplicità e autenticità, questo remake si impantana nell'esecuzione approssimativa. Il fascino della storia è soffocato da una direzione artistica blanda, da una scrittura goffa e dall'incapacità di trasmettere emozioni sincere. È un peccato che una storia così ricca di potenziale sia stata ridotta a una produzione dimenticabile. Questo film avrebbe potuto essere una grande opportunità per introdurre una nuova generazione a una storia senza tempo sulla tolleranza, la redenzione e l’importanza di guardare oltre le apparenze. Lascia invece l’amaro in bocca, quello di una promessa non mantenuta.
Per gli appassionati del romanzo è meglio rivolgersi all'opera originale o al primo adattamento televisivo. Quanto a questo remake, probabilmente è destinato a sprofondare nell'oblio, un posto che sembra purtroppo meritare.
Nota: 4/10. Insomma, un'occasione persa per ricreare la magia del Natale.
Uscito il 23 dicembre 2024 direttamente su VOD
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