La situazione economica dei francesi sta migliorando. Secondo l'ultimo rapporto economico dell'INSEE, pubblicato il 17 dicembre e diffuso dai colleghi di Affari BFM il potere d'acquisto reale delle famiglie sarebbe aumentato del 2,1% tra il 2023 e il 2024. Un dato che tiene conto sia dell'aumento del reddito reale, che arriva intorno al 4%, sia dell'inflazione stimata al 2%. Quest'ultima, dopo essere fortemente diminuita nell'ultimo anno e mezzo, nei prossimi mesi dovrebbe avvicinarsi alla soglia dell'1%, a causa del calo dei prezzi dell'energia elettrica. Al contrario, gli stipendi e le pensioni di vecchiaia sono aumentati notevolmente poiché sono stati indicizzati all’inflazione dell’anno precedente.
Questi incrementi di potere d’acquisto apportano benefici all’economia francese? L'INSEE ci assicura che no. E per una buona ragione: invece di essere consumati o investiti, sono stati soprattutto risparmiati. Nel 2024, i francesi accantonano circa il 18% del loro reddito, rispetto al 16% nel 2022 e al 14% in media tra il 2014 e il 2019. Una tendenza diffusa che ha permesso di gonfiare i conti di risparmio. A metà anno, in questi prodotti bancari sono stati collocati 660 miliardi di euro, di cui 76 miliardi di euro solo sui conti di risparmio popolari (rispetto a 38,4 miliardi di euro nel 2021).
Verso un rilancio dei consumi
Questa forte tendenza al risparmio ha sorpreso molti economisti. Di solito, questo riflesso si verifica in caso di recessione, rapido aumento della disoccupazione o inflazione significativa. “Nessuno si aspettava che il tasso di risparmio, già molto elevato, avrebbe continuato ad aumentare”, ha reagito Dorian Roucher, capo del dipartimento economico dell'INSEE. Secondo lui ciò si spiega con il fatto che “le famiglie hanno tardato a rendersi conto che l'inflazione era diminuita”. Tuttavia, se fosse iniziata solo pochi mesi fa, questa percezione dovrebbe bene portare ad una ripresa dei consumi.
Questa sarebbe una buona notizia per le prospettive economiche della Francia, dato che gli investimenti delle famiglie stanno rallentando da tre anni. L'INSEE precisa inoltre che il volume degli investimenti delle famiglie francesi è diminuito del 12% tra il 2019 e il 2024. Una constatazione che deriva in particolare dall'aumento dei tassi d'interesse e dall'instabilità politica che regna da tempo in Francia.
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