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A quattro anni esatti dall’assassinio di Samuel Paty, Moulins ricorda e celebra la libertà di espressione

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Duecento persone hanno celebrato la memoria di Samuel Paty questo mercoledì, 16 ottobre, a Moulins. Quattro anni esatti dal vigliacco assassinio dell’insegnante di storia da parte di un terrorista.

“Ogni bambino a cui insegniamo è un uomo che vinciamo.” “L’ignoranza è la notte che dà inizio all’abisso.” “La scuola è un santuario, tanto quanto una cappella”. “Chi non pensa, non vive”.
Questi versi della raccolta di poesie di Victor Hugo, Les Quatre vents de l’esprit, scritti nel 1881 e declamati ieri dagli studenti del collegio Moulinois Charles-Péguy, sono ancora crudelmente attuali.

Duecento persone

Cerimonia di tributo davanti alla mediateca dei Moulins che porta il suo nome.
A Moulins, città natale del professore di storia Samuel Paty, vigliaccamente assassinato da un terrorista il 16 ottobre 2020, gli studenti delle scuole medie e superiori hanno celebrato questo mercoledì 16 ottobre 2024 la libertà di espressione. Lo shock, il dolore, sono ancora lì, quattro anni dopo. Duecento persone, eletti locali, giovani, rappresentanti delle istituzioni, ma anche persone anonime, si sono radunate ai piedi della mediateca, che porta il nome di Samuel Paty.
Commossa, la madre di Samuel Paty, Bernadette Paty, presente insieme al marito, si è rivolta direttamente agli scolari, al termine della cerimonia, per dire loro quanto “questo testo è vero ancora oggi” e per ringraziarli “per essere stati così tanti .”

La cerimonia si è svolta alla presenza dei genitori di Samuel Paty. Foto Corentin Garault

Tre anni dopo l’assassinio di Samuel Paty, Moulins ricorda

I giovani del liceo di Banville leggono la poesia scritta dal cantante della Creuse Gauvain Sers: “Sembra che ci siamo abituati quando gli infami sono legioni, tutti questi uomini massacrati per colpi di matita… Sembra che ci abituiamo quando ci mancano le conoscenze, per fortuna tutti abbiamo avuto un insegnante di storia.”

“Dibattito di idee”, “tolleranza”…

Hanno preso la parola gli studenti delle scuole medie e superiori, per pronunciare parole forti scritte da Victor Hugo più di un secolo fa, ma estremamente attuali oggi. Foto Corentin Garault

Si è parlato di storia, ma anche di “tolleranza”, “dibattito di idee”, “impegno”, “coraggio”, “libertà”, “fiducia”, quando i giovani hanno adattato la poesia di Paul Eluard dedicata a Gabriel Péri: “Paty è morta per ciò che ci dà la vita”. “Coraggio”, ancora, con il discorso ai giovani di Jean Jaurès, letto dal consiglio comunale dei giovani di Moulins: “Coraggio è cercare la verità e dirla”.Commossa, la madre di Samuel Paty ha parlato con gli scolari di Charles-Péguy al termine della cerimonia, ringraziandoli per la loro presenza così numerosa. Foto Corentin Garault

L’omaggio è stato, ieri, anche per “tutta la comunità docente”, come ha sottolineato il sindaco di Moulins, Pierre-André Périssol, riferendosi all’assassinio del professor Dominique Bernard, il 13 ottobre 2023.

“La scuola è trasmissione del sapere, ma anche dei nostri valori, di tutto ciò che costituisce la Repubblica, e sviluppo del pensiero critico”. Poi, rivolgendosi direttamente a Samuel Paty: “Abbiamo il dovere di trasmettere questi valori che ti costano la vita”.

“L’80% degli insegnanti ha paura” dopo l’assassinio di Samuel Paty, secondo Jean-Pierre Obin

“Resistenza contro l’oscurantismo”

Il sindaco Pierre-André Périssol e il prefetto Pascale Trimbach hanno celebrato i valori della Repubblica. Foto Corentin Garault

Il prefetto di Allier, Pascale Trimbach, ha salutato l’uomo che è diventato, grazie al suo impegno, “il volto della Resistenza contro l’oscurantismo, il martire di questi valori repubblicani. Ci ricorda i nostri doveri, per perpetuare il suo impegno per la libertà di espressione e per proteggere tutti coloro che insegnano. Sappiate che le istituzioni e il Governo stanno lottando passo dopo passo in Europa, nel mondo e sul territorio contro il terrorismo in tutte le sue forme”.

Ariane Bouhours

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