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Prezzi dell’elettricità: sedici federazioni denunciano l’aumento delle tasse previsto nel progetto di bilancio 2025 – 16/10/2024 alle 10:02

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(AFP/JEFF PACHOUD)

L’elettricità “costituisce uno dei pilastri della strategia energetica francese per garantire la nostra sovranità, la nostra traiettoria climatica e rispondere alle sfide del potere d’acquisto e della competitività”, hanno ricordato sedici federazioni e associazioni professionali in una lettera aperta mercoledì 16 ottobre.

I consumatori di elettricità potrebbero “contribuire di più al bilancio statale che ai beni e ai servizi che consumano”. In una lettera aperta indirizzata a deputati e senatori questo mercoledì 16 ottobre, sedici federazioni e associazioni professionali

denunciato l’aumento delle tasse

sulla bolletta elettrica prevista nel progetto di bilancio presentato dal governo.

“Questa tassa, che rappresenta già quasi un terzo dell’importo totale della bolletta elettrica,

potrebbe costituire la prima posizione domani,

facendo sì che i consumatori di energia elettrica contribuiscano più al bilancio dello Stato che ai beni e servizi che consumano”, scrivono queste federazioni del settore energetico in questa lettera, in occasione dell’avvio dell’esame della legge finanziaria (PLF) 2025 in la commissione Finanze dell’Assemblea nazionale “Negli ultimi mesi la bolletta elettrica è stata regolarmente al centro delle notizie.

svalutando di fatto gli asset del sistema elettrico francese e dei suoi stakeholder”,

proseguono ricordando che l’elettricità “costituisce

uno dei pilastri della strategia energetica

della Francia per garantire la nostra sovranità, la nostra traiettoria climatica e rispondere alle sfide del potere d’acquisto e della competitività”.

Verso un aumento complessivo delle accise elettriche “a un livello mai raggiunto finora”

Sottolineano che l’anno 2024 ha segnato la fine dello scudo tariffario con a

aumento accise energia elettrica

che è passato per le famiglie da 1 euro per megawattora (MWh) tasse escluse a 21 euro/MWh tasse escluse il 1° febbraio 2024. Tuttavia, indicano, “il disegno di legge finanziaria per il 2025 presentato la settimana scorsa prevede finalmente che le accise la tariffa potrebbe essere compresa tra 30 euro/MWh tasse escluse e 50 euro/MWh tasse escluse,

superando così di molto il livello pre-crisi.”

“Il progetto presentato dal governo intende realizzare un aumento complessivo dell’accisa elettrica

ad un livello mai raggiunto prima

finora, il che costituirebbe una contraddizione ecologica”, affermano.

Allo stesso tempo, i combustibili fossili “rappresentano ancora

due terzi del nostro consumo energetico finale nazionale

et

pesare pesantemente sulla nostra bilancia commerciale

con importazioni di energia che ammontano a più di 65 miliardi di euro ogni anno”, deplorano. I firmatari sono AFPAC, AVERE, Enerplan, Gifam, Gifen, Gimelec, Hydro Electricité, France Hydrogène, la Fédération French Electrical Integrators (FFIE), la Federazione delle industrie elettriche, elettroniche e delle comunicazioni (FIEEC), France Renewables, IGNES, Promotelec, Unione delle energie rinnovabili (SER), Compagnia francese dell’energia nucleare (SFEN) e Unione francese dell’elettricità (UFE).

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