In Belgio, Rokia Traoré potrà uscire di prigione. Incarcerata dalla fine di novembre a Bruxelles a causa di un conflitto con l’ex compagno belga per la custodia della figlia, la cantante maliana di fama internazionale sarà liberata, hanno annunciato mercoledì gli avvocati di entrambe le parti.
L’artista, contrario dal 2019 al drammaturgo belga Jan Goossens, ha raggiunto con quest’ultimo un accordo che è stato convalidato a determinate condizioni dal tribunale di Bruxelles durante un’udienza a porte chiuse. “Oggi la signora Traoré ritrova la libertà”, ha dichiarato il suo avvocato, Dimitri de Béco.
Un arresto in Italia
Il cantante e chitarrista, che venerdì compirà 51 anni, è stato condannato nell’ottobre 2023 dal tribunale penale di Bruxelles a una pena detentiva di due anni per “mancata rappresentanza di un bambino”. All’epoca, tale condanna penale derivava dal fatto che ella si era rifiutata di sottoporsi alla decisione di un giudice civile belga che concedeva l’affidamento del bambino al padre. Ha rifiutato di comparire in tribunale ed è stata condannata in contumacia. Jan Goossens accusa Rokia Traoré di avergli impedito di vedere la loro bambina per cinque anni e mezzo – quando la bambina aveva quattro anni – e di aver costantemente eluso i giudici belgi.
Ora, dopo il suo arresto in Italia nel giugno 2024, la consegna al Belgio a fine novembre e un nuovo periodo di reclusione di quasi due mesi a Bruxelles, Rokia Traoré ha accettato di raggiungere un accordo con Jan Goossens affinché entrambi possano rivedere il bambino, che attualmente vive in Mali.
Mercoledì le due parti si sono rifiutate di specificare quando e in quale Paese avranno luogo i rispettivi ricongiungimenti, citando “un accordo che resta confidenziale, nell’interesse del bambino”. Secondo Sven Mary, avvocato di Jan Goossens, Rokia Traoré ha l’obbligo di rimanere “in Europa”, non necessariamente in Belgio, e dovrà comparire davanti ai tribunali belgi per le prossime udienze. Una nuova udienza è prevista a giugno a Bruxelles per esaminare l’attuazione dell’accordo e fissare le conclusioni nel merito, che potrebbero svolgersi alla fine dell’anno, secondo Dimitri de Béco.
Un duro colpo per la sua carriera
Rokia Traoré, che si era opposta alla sua condanna in contumacia del 2023, dovrà essere nuovamente processata dallo stesso tribunale, come previsto dalla legge belga. Ma “se la convenzione sarà rispettata si tratterà di un’udienza formale”, ha spiegato Sven Mary, accogliendo con favore l’atteggiamento “costruttivo” della parte avversa nelle discussioni amichevoli. Questa vicenda “è cresciuta a dismisura, ha distrutto la mia carriera”, ha ammesso la cantante alla fine di dicembre, durante la prima udienza pubblica a Bruxelles dopo la sua estradizione dall’Italia.
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