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armare e censurare gli insegnanti, smantellare il sistema educativo

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Donald Trump e i suoi alleati sono tornati alla Casa Bianca con la loro famosa ricetta: promesse populiste avvolte nella confezione della “libertà individuale”. Sia nella piattaforma presidenziale che nel Progetto 2025 (un manuale di politica conservatrice scritto da diversi lavoratori dell’amministrazione Trump), possiamo trovare politiche che potrebbero trasformare l’istruzione pubblica americana in un campo di rovine. Avendolo letto io stesso, promette di essere peggiore dello stato deplorevole di alcune delle nostre scuole in Quebec…

Addio pari opportunità

Per Trump il Dipartimento dell’Istruzione è un nemico giurato. Il suo obiettivo: smantellare questa agenzia federale che svolge un ruolo nella regolamentazione e nel finanziamento delle scuole pubbliche. Questo dipartimento garantisce gli standard nazionali per l’accesso all’istruzione e gestisce i fondi per i programmi per bambini svantaggiati e studenti con disabilità. L’abolizione di questo dipartimento significa quindi la fine degli aiuti mirati e l’aumento della privatizzazione delle scuole!

Il presidente ama il concetto di scelta della scuola. Più scelta per i genitori, più libertà per le famiglie. Ecco come funzionerebbe: voucher scolastici (buoni) consentono che il denaro pubblico venga utilizzato per finanziare le scuole private (comprese quelle religiose!). In realtà, stiamo svuotando le scuole pubbliche per arricchire istituzioni private non controllate. Durante il suo primo mandato, Trump ha fatto di tutto per cercare di promuovere questi voucher scolastici. Il suo governo ha anche provato a investire 400 milioni di dollari nelle scuole private e a creare un programma di crediti d’imposta da 5 miliardi di dollari.

Insegnanti armati

Sul fronte della sicurezza, Trump propone un’altra idea: armare gli insegnanti. In un Paese dove le sparatorie nelle scuole sono purtroppo una tragedia quotidiana, si chiede di trasformare gli insegnanti in guardie armate. Una misura che rispecchia perfettamente questa logica americana: curare i sintomi invece di attaccare le cause. Non siamo perfetti, ma almeno teniamo i nostri insegnanti fuori dal poligono di tiro.

Censura e standardizzazione ideologica

Con il pretesto di proteggere i bambini e garantire la cosiddetta “neutralità ideologica”, vogliono vietare i libri, vietare argomenti considerati troppo “controversi” e limitare le discussioni su questioni sociali e storiche. Queste politiche trasformeranno le scuole e i campus in luoghi di controllo ideologico, dove insegnanti e studenti si autocensureranno per paura di ritorsioni o addirittura di azioni legali. Ci sono già tre stati americani che hanno approvato leggi che criminalizzano alcuni librai che si rifiutano di rimuovere libri dalle loro biblioteche…

Con queste linee guida, il governo Trump rischia di ampliare le disuguaglianze, indebolire l’universalità dell’istruzione e promuovere la segregazione socio-economica. L’amministrazione Trump e il Progetto 2025 incarnano tutto ciò che l’istruzione non dovrebbe essere: uno strumento di oppressione sociale. Gli Stati Uniti stanno e erigeranno muri; continuiamo a costruire ponti in Quebec…

Siamo fortunati, il nostro sistema è teoricamente basato su principi di pari opportunità. Dobbiamo tutelare il nostro sistema pubblico, migliorarlo e, soprattutto, non darlo mai per scontato.

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