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Ursula von der Leyen sfugge al processo per i vaccini Pfizer Covid-19 con l’UE

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Le nubi legali non incombono più su Ursula von der Leyen. La giustizia belga ha dichiarato inammissibili una serie di denunce che coinvolgevano il presidente della Commissione europea per acquisti di vaccini contro il Covid-19 negoziati per conto dell’UE, all’epoca della pandemia, con il laboratorio americano Pfizer.

Adrien Masset, avvocato belga di Ursula von der Leyen, ha dichiarato martedì che il lobbista belga Frédéric Baldan era stato licenziato dalla sua azione legale intentata nel 2023 a Liegi, la sua città di residenza. “Sig. La denuncia di Baldan è stata dichiarata inammissibile perché non poteva provare il danno personale subito, il che ha invalidato anche le denunce successivamente allegate”, ha detto un’altra fonte vicina al caso.

Gli SMS al centro delle critiche

Dopo Frédéric Baldan si erano costituite parti civili diverse associazioni e personalità contrarie ai vaccini, oltre all’Ungheria e alla Polonia. Tutti si ritenevano vittime dell’atteggiamento del presidente della Commissione, accusato di uno scambio di SMS con l’amministratore delegato della Pfizer Albert Bourla, il cui contenuto non ha mai voluto rivelare.

Nella sua denuncia presentata nell’aprile 2023, Frédéric Baldan ha accusato il funzionario tedesco di aver negoziato “segretamente” un grosso contratto per il vaccino con Albert Bourla durante la pandemia. Ciò “senza alcun mandato” da parte dei 27 paesi membri dell’UE, secondo lui.

Frédéric Baldan, che gestisce una società di consulenza specializzata in relazioni sino-europee, afferma di essersi visto ritirare l’accreditamento di lobbista dal Parlamento europeo nell’estate del 2023 dopo aver messo in dubbio l’integrità del presidente della Commissione europea. Crede di essere stato vittima di “rappresaglie” e ha intensificato le sue azioni legali negli ultimi due anni, in Belgio e davanti al sistema giudiziario dell’UE in Lussemburgo.

Indagini ancora in corso

In reazione all’inammissibilità della sua denuncia, martedì ha accusato la Corte d’appello di Liegi di “organizzare l’impunità” di Ursula von der Leyen. “Oggi l’UE è diventata uno spazio di non-libertà, insicurezza e ingiustizia”, ha affermato. Da parte sua, Masset si è rallegrato che la Corte d’appello di Liegi abbia “dimostrato che i denuncianti si sbagliavano su tutta la linea: non c’è stata alcuna azione pubblica validamente avviata”. L’avvocato ha inoltre sottolineato che i ricorrenti avevano “erroneamente criticato” l’indagine in corso da parte della Procura europea.

Il nostro dossier sull’Unione Europea

La Procura europea, organismo indipendente dell’UE responsabile in particolare della lotta alle frodi con i fondi dell’Unione, ha annunciato nell’ottobre 2022 l’apertura di un’indagine sugli acquisti di vaccini. Le indagini continuano.