Ondata di freddo –
Un vento dall’Artico congela metà degli Stati Uniti
I venti gelidi hanno fatto scendere le temperature di oltre 17°C al di sotto delle medie stagionali in alcune parti degli Stati Uniti.
Pubblicato oggi alle 2:04
Martedì a New Orleans sono caduti più di 17 centimetri di neve, la più grande caduta in un giorno dal 1948.
Getty Images tramite AFP
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Martedì una coltre bianca ha coperto New Orleans dopo la nevicata più pesante degli ultimi decenni in questa città nel sud degli Stati Uniti, mentre metà del paese era ghiacciato da un vento proveniente dall’Artico.
In alcune parti del Paese, le temperature sono scese di oltre 17°C al di sotto delle medie stagionali, causando la chiusura di aeroporti, scuole, centri sanitari e strade, in particolare a causa del ghiaccio.
Oltre 170 milioni di persone, su una popolazione di circa 330 milioni negli Stati Uniti, sono colpite dal vento gelido che ha costretto la cerimonia di insediamento del presidente Donald Trump lunedì all’interno del Campidoglio e non all’esterno come vuole la tradizione.
Neve a New Orleans
Martedì il servizio meteorologico statunitense ha dichiarato che “un freddo pericoloso” è previsto “sulla maggior parte del Paese”, avvertendo del rischio di tempeste invernali e temperature record nel sud degli Stati Uniti.
Le autorità avvertono dei rischi di congelamento e ipotermia nelle regioni non abituate a temperature negative, come a New Orleans, dove martedì sono caduti più di 17 centimetri di neve, la più grande caduta in un giorno dal 1948.
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In Bourbon Street, l’arteria turistica e festosa della città, turisti e gente del posto si sono impegnati in battaglie a palle di neve, immagini a dir poco insolite.
L’aeroporto principale della città più grande della Louisiana, abituato agli uragani piuttosto che alle tempeste di neve, ha cancellato i voli, così come altri aeroporti in Florida e Texas.
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