Riunendosi questo martedì, il movimento Emmaüs ha votato con il 91% a favore della soppressione della menzione “fondatore Abbé Pierre” che fino ad allora appariva in caratteri piccoli sotto il logo dell’associazione, un quadrato blu decorato da un sole.
“È un risultato chiaro”ha commentato Bruno Morel, presidente di Emmaüs France. Ha aggiunto: “Senza negare ciò che dobbiamo all’Abbé Pierre, dobbiamo continuare a lavorare al servizio delle popolazioni vulnerabili”.
Una decisione motivata dalle rivelazioni
Lo scorso settembre, il consiglio di amministrazione di Emmaüs France ha proposto questo ritiro, dopo la pubblicazione di una nuova serie di testimonianze che accusavano l’abate Pierre di violenza sessuale. Queste accuse, in numero di 33, sono state raccolte in tre distinti rapporti realizzati dalla società Egaé, su incarico del movimento Emmaüs e della Fondazione Abbé Pierre.
Il primo rapporto, pubblicato a luglio, ha suscitato scalpore all’interno dell’associazione. Da allora, Emmaüs ha rafforzato il suo impegno a favore delle vittime e ha preso diverse decisioni significative, tra cui la chiusura definitiva del luogo della memoria dedicato all’abate Pierre, a Esteville, nella Seine-Maritime.
Un’immagine ormai difficile da sopportare
In un comunicato stampa Emmaüs ha sottolineato che l’abate Pierre lo farà “ancora parte della nostra storia”più di “La sua immagine non può più essere onorata pubblicamente”. Creata nel 1949 da quest’ultimo, l’associazione è la più antica tra le strutture nate per sua iniziativa. Da allora ha diversificato le sue azioni per aiutare le popolazioni vulnerabili.
Anche la Fondazione Abbé Pierre, creata nel 1987 per combattere la povertà abitativa, sta valutando la possibilità di cambiare nome.