“Queste leggi mettono a rischio la nostra vita”
“Queste leggi mettono in pericolo le nostre vite. Le donne stanno morendo. Le tue sorelle, le tue figlie, le tue madri, le tue amiche stanno morendo”, ha detto Aisha Becker-Burrowes, un’attivista femminista tra la folla.
Sotto una leggera pioggia, Susan Dutwells, venuta dalla Florida (sud-est) con la figlia per la manifestazione, ha detto di essere “spaventata” e “arrabbiata” per il ritorno di Donald Trump.
Il tono è già dato: l’amministrazione Trump arresterà in massa gli immigrati clandestini il giorno dopo l’inaugurazione
“Così tante persone votano contro i propri interessi. Non capisco”, ha aggiunto la donna di 60 anni.
“Cerco di mantenere la speranza”, dice Carine, un’altra manifestante quarantenne che non ha voluto rivelare il suo cognome. “È così bello essere circondati da tante persone.”
“Ho fiducia nel futuro, anche se ho paura”
Proveniente dall’Arizona (sud-ovest), questa è la prima volta che manifesta a Washington, ha detto all’AFP, assicurando che continuerà “la lotta in patria”.
Sarah Kong, psichiatra di 31 anni, si sente “motivata, stimolata da tutte queste persone. Ho fiducia nel futuro, anche se ho paura”.
I partecipanti alla marcia manifestano per una serie di temi, secondo loro minacciati da Donald Trump, come l’accesso all’aborto, la lotta al riscaldamento globale o anche la difesa dei diritti degli immigrati.
Altre manifestazioni simili sono previste in tutto il paese, in particolare a New York.
Dopo la vittoria del 5 novembre contro la vicepresidente democratica Kamala Harris, lunedì a mezzogiorno Donald Trump presterà giuramento in Campidoglio e diventerà il 47esimo presidente degli Stati Uniti.
Il presidente eletto ancora per due giorni è atteso sabato sera a Washington per un ricevimento in uno dei suoi campi da golf e uno spettacolo pirotecnico.
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