Domenica sarò ospite del gran giurì RTL-M6-Senato Pubblico-Le Figaro. Interverrò lì sui temi dibattuti in questo momento politico. Mi impegno ad un periodo di silenzio fino ad allora su questi temi. Soprattutto perché giovedì sera ho potuto dare una prima reazione immediata con il “momento politico”. Mi è piaciuto essere seguito costantemente da più di diecimila persone. La volta precedente erano novemila. È un incontro come quasi due zenit! Quindi deduco che questi incontri bollenti siano apprezzati. Domenica al “Grand Jury” vedremo più chiaro e quindi sarà un’occasione privilegiata per presentare al grande pubblico le nostre ragioni. Clémence Guetté è presente poco prima a “ Dimanche en politique ”, il famoso programma domenicale su “France 3”. Credo che avremo l’opportunità di essere ampiamente ascoltati. Questa settimana, i due discorsi all’Assemblea, quello di Mathilde Panot contro la dichiarazione di politica generale di Bayrou e quello di Manuel Bompard a favore della censura del nuovo governo, hanno segnato il panorama. Per noi ribelli, hanno segnato anche l’ascesa del potere e dell’autorità dei principali leader del nostro movimento nel panorama politico. Lo attestano decine di messaggi ricevuti su questo tema. E’ un ottimo segnale che diventa anche un messaggio politico.
È stato concluso un cessate il fuoco tra Hamas e Benjamin Netanyahu. Sicuramente lo ha già violentato. E i ministri chiedono il ritorno alla guerra. Si tratta di persone famose come il signor Smotrich perché vengono regolarmente invitate in Francia dalle organizzazioni comunitarie. Il che dice più di loro che di loro. Possa il cessate il fuoco reggere e la vita dei sopravvissuti essere risparmiata d’ora in poi. Possano gli ostaggi e i prigionieri ritornare in vita e le cicatrici delle loro ferite fisiche e morali attenuarsi. Possa il futuro non dimenticare mai la colpa e la vergogna dei nostri leader che hanno lasciato che ciò accadesse, hanno guardato dall’altra parte e quindi hanno incoraggiato i massacri. Il Primo Ministro non ha detto una parola al riguardo. Ma la Francia deve decidere che Netanyahu evacui la Siria e la Cisgiordania. Il Libano deve essere lasciato solo e l’esercito invasore di Netanyahu deve ritirarsi dal suo territorio nazionale come richiesto dal comando militare delle Nazioni Unite, co-guidato da un francese. Ma in Francia non esiste più alcun potere capace di questo minimo e me ne rammarico. L’altra buona notizia a livello regionale è ovviamente l’elezione del presidente Joseph Aoun in Libano e del suo primo ministro, Nawad Salam, anche lui uomo coraggioso, fino ad oggi nuovamente presidente della Corte internazionale di giustizia dell’Aia nel 2024.
Il naufragio dell’Europa politica in un barboncino l’atlantismo avviene senza resistenza. Il clima che incendia la California apre le rotte marittime del nord. Trump vuole quindi annettere la Groenlandia e il Canada per “proteggerli” dai russi e dai cinesi… La Danimarca resta sola. Il Quebec non rimarrà tale, speriamo. In ogni caso, abbiamo scelto la nostra solidarietà.
Piccola nota romantica: gli esiti della furia della mia casa sta diventando più pesante. “L’atmosfera romantica” in cui “Libération” ci accusa di indulgere trova qui riscontro nell’ulteriore scoperta del fatto che diverse biblioteche furono allagate dall’acqua e quindi ormai distrutte con il loro contenuto, nonché un pavimento ormai sconnesso e le pareti di due locali (per il momento) in cui verranno installate macchine per la sanificazione. Altri graffiti sono stati scoperti negli angoli, all’altezza di quello sopra il mio letto “ti abbiamo trovato!” Al diavolo gli arabi”. Da parte sua, Louis Boyard è stato accolto a casa sua da un intervento di un team di estrema destra venuto a “fare rapporto” alla sua porta. Siamo immersi nel “romanticismo”. Stiamo attraversando lo stesso processo di non dare idee. Se continui a comprare “Liberation”, ricorda che tipo di “sinistra” stai sostenendo in questo modo.
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