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il messaggio del presidente Sébastien Frey in occasione degli auguri dell’agglomerazione dell’Hérault Méditerranée

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Giovedì 16 gennaio a Bessan, il presidente della CAHM li ha esortati a restare uniti nonostante la situazione politica e di bilancio del paese.

A nessuno sarà sfuggito che la situazione finanziaria dello Stato, con un debito di 3.300 miliardi di euro da ridurre al più presto possibile, unita all’instabilità politica, stanno gettando il paese nell’incertezza più totale.

Tutela delle comunità locali

Possiamo fregarcene di meno, come molti, e riderci sopra, divertiti dal grande burattino offerto dalle nostre cosiddette teste pensanti, ma dobbiamo tenere presente che tutto ciò ha un impatto a livello locale. E non meno importante.

È questo il senso del messaggio pronunciato dal presidente dell’agglomerato dell’Hérault Méditerranée, Sébastien Frey, giovedì 16 gennaio a Bessan, in occasione di una cerimonia di saluto alla quale si è rivolto “agli stakeholder locali”. Come ha fatto la settimana scorsa ad Agde, Sébastien Frey lo ha ricordato “Le regioni, i dipartimenti, sono i più colpiti dalle misure citate (ma non ancora votato) da parte dello Stato”vale a dire che gli enti locali e territoriali dovranno incassare e partecipare alla riduzione del debito pubblico. Soltanto per l’agglomerato dell’Hérault Méditerranée, nel bilancio 2025 è stato stanziato a questo scopo poco più di un milione di euro.

Come ha sottolineato il presidente, queste stesse comunità non hanno aderito “Solo il 7,5% dei prestiti che gravano sul debito pubblico, mentre questo stesso 7,5% è servito a finanziare il 58% degli investimenti pubblici. Sono convinto, nel profondo di me, che i 35.000 comuni francesi raggruppati in intercomuni costituiscono oggi la base che dovrebbe consentire ai poteri pubblici di agire”.

Meno aiuti sì, ma anche più libertà d’azione

Inoltre, Sébastien Frey ha espresso diversi desideri. “Innanzitutto che gli attori del territorio, gli eletti, siano uniti. Quanto più grave è la situazione a livello nazionale, tanto maggiore è la responsabilità degli attori territoriali. Dobbiamo rimanere determinati e ambiziosi per il territorio”.

Al sottoprefetto di Béziers Jacques Lucbereilh, spiega di aver preso atto del fatto che l’azione dello Stato si ridurrà negli anni a venire: “Comprendiamo che non riceveremo lo stesso aiuto del passato”. Di fronte al senatore Jean-Pierre Grand e al deputato della 7a circoscrizione elettorale Aurélien Lopez-Liguori, Frey ha aggiunto: “voi che fate le leggi, quando ci sono meno soldi pubblici quello che chiediamo sono meno norme. Dobbiamo lasciare che gli eletti lavorino, nel rispetto delle norme. Sappiamo di cosa hanno bisogno i nostri concittadini”.

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