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Trump si prende il merito dell’accordo di tregua a Gaza

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Mercoledì Donald Trump si è preso il merito dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas e ha assicurato che non permetterà che la Striscia di Gaza “diventi nuovamente un rifugio per i terroristi”, dopo l’annuncio di tale accordo da parte di diverse fonti.

• Leggi anche: Tregua a Gaza: Israele e Hamas concordano un accordo di cessate il fuoco

Il presidente americano eletto, che entrerà in carica lunedì, si era assicurato poco prima sul suo Truth Social Network: “Abbiamo un accordo sugli ostaggi in Medio Oriente. Verranno rilasciati presto.”

Ma Israele ha poi chiarito che vi sono ancora questioni “da risolvere”, sperando di concluderlo nella notte tra mercoledì e giovedì.

L’attuale inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, non si è ancora espresso in merito.

“Questo accordo epico è stato possibile solo grazie alla nostra storica vittoria di novembre”, ha affermato il presidente eletto sul suo social network.

Il suo futuro inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è stato coinvolto insieme ai rappresentanti dell’amministrazione Biden nelle discussioni condotte sotto l’egida del Qatar e dell’Egitto in vista di questo accordo di tregua nella Striscia. Gaza. Ciò riguarda anche il rilascio degli ostaggi detenuti nel territorio palestinese dopo 15 mesi di guerra nella Striscia di Gaza.

“La mia squadra di sicurezza nazionale, attraverso gli sforzi di (…) Steve Witkoff, continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per garantire che Gaza non diventi mai più un rifugio per i terroristi”, ha assicurato Donald Trump.

“Continueremo a promuovere la pace con la forza in tutta la regione, sfruttando lo slancio creato da questa tregua per espandere gli accordi di Abraham”, che normalizzano le relazioni tra Israele e quattro paesi arabi del Golfo e dell’Africa, un processo emerso durante il suo mandato. primo mandato e che aveva ardentemente promosso.

Gli Stati Uniti mirano in particolare ad un riavvicinamento tra l’Arabia Saudita, un ricco regno del Golfo e peso massimo del mondo arabo, e Israele, due paesi che sono loro alleati.

Sul social network

L’attacco senza precedenti di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 ha provocato la morte di 1.210 persone da parte israeliana, la maggior parte civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani.

Secondo i dati del ministero della Sanità del governo di Hamas, ritenuti attendibili dalle Nazioni Unite, almeno 46.707 persone, in maggioranza civili, sono state uccise nella campagna di ritorsione militare israeliana nella Striscia di Gaza.

Delle 251 persone rapite il 7 ottobre 2023, 94 sono ancora tenute in ostaggio a Gaza, 34 delle quali sono morte secondo l’esercito israeliano.

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