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La Francia vuole inasprire le condizioni di indennità di disoccupazione per i lavoratori transfrontalieri

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Lavori transfrontalieri

La Francia vuole inasprire le condizioni di indennità di disoccupazione per i lavoratori transfrontalieri

Un progetto di decreto vuole obbligare questa categoria di lavoratori ad accettare lavori con condizioni salariali francesi.

Pubblicato oggi alle 18:06

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Il governo francese ha appena presentato un progetto di decreto che mira a inasprire le norme in materia di compensazione per i lavoratori transfrontalieri, riferisce Capitale.fr. Questa misura, presentata la settimana scorsa dal Ministero del Lavoro, fa parte dell’accordo sull’assicurazione contro la disoccupazione negoziato alla fine dell’anno dalle parti sociali e destinato a realizzare risparmi significativi.

Il cambiamento principale riguarda la definizione di offerta ragionevole di lavoro (ORE). La bozza di decreto prevede che d’ora in poi sarà lo stipendio abitualmente praticato in Francia a costituire uno degli elementi costitutivi dell’ORE e non più lo stipendio praticato all’estero.

Gli altri elementi vengono mantenuti, in particolare il fatto che Travail impone alle persone in cerca di lavoro di accettare tutti gli ORE. Un doppio rifiuto senza motivo legittimo di una simile offerta potrebbe comportare la perdita dell’indennità di disoccupazione, ricorda il sito di informazione economica.

Questa modifica mira ad accelerare il ritorno al lavoro dei lavoratori transfrontalieri che, secondo il governo, hanno “più tempo per cercare un nuovo lavoro” rispetto agli altri disoccupati e consumano i loro diritti più della media (41% contro 37 %, nel 2023).

Un deficit di 800 milioni

A causa dei salari più alti nei paesi vicini, in particolare in Svizzera, il sistema di compensazione dei lavoratori transfrontalieri genera un deficit di quasi 800 milioni di euro per l’assicurazione contro la disoccupazione, ricorda il Ministero del Lavoro.

In questione: la normativa europea in vigore, che prevede che l’indennità dei lavoratori disoccupati transfrontalieri spetti esclusivamente al Paese di residenza, anche quando i contributi sono stati versati in un altro Paese. La compensazione distribuita dai paesi vicini non copre tutti i servizi pagati dalla Francia.

Il governo annuncia inoltre un rafforzamento dei sistemi di sostegno nelle 19 agenzie France Travail che accolgono la maggior parte delle persone in cerca di lavoro transfrontaliere. Questa misura mira a facilitare la transizione e a sostenere più efficacemente la ricerca di lavoro di questi lavoratori.

Nessuno stigma

La ministra del Lavoro e dell’Occupazione, Astrid Panosyan-Bouvet, precisa che questa misura non è intesa a stigmatizzare i lavoratori transfrontalieri, che definisce “una componente essenziale della vitalità dei nostri territori”.

La ministra ha annunciato di aver avviato iniziative diplomatiche con i suoi omologhi europei per rivedere la normativa europea relativa all’indennità di disoccupazione per i lavoratori transfrontalieri (regolamento 883) nel quadro della presidenza polacca dell’Unione europea.

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Aymeric Dejardin-Verkinder è caporedattore della Tribune de Genève. In precedenza ha lavorato per 10 anni come giornalista web e social media manager per il quotidiano di Ginevra.Maggiori informazioni @aymdej

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