L’Iran ha continuato il dialogo sul nucleare con gli europei a Ginevra. Dopo i rappresentanti francese, tedesco e britannico di lunedì, martedì si è svolto il colloquio con quello dell’UE. E si sono concentrati anche su Russia e Medio Oriente.
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14 gennaio 2025 – 17:24
(Keystone-ATS) Lunedì sera, in brevi dichiarazioni, Teheran e i tre Stati europei a livello di direttori politici dei ministeri degli Esteri hanno parlato di discussioni “serie, franche e costruttive”. Martedì non è stato diverso con il rappresentante dell’UE.
Il formato è stato “aperto e costruttivo”, ha chiarito sui social media il vice ministro degli Esteri iraniano responsabile degli Affari internazionali, Kazem Gharibabadi. Al termine dell’incontro al quale ha partecipato anche il viceministro degli Esteri Majid Takht-Ravanhchi, ha aggiunto sui social network che il dialogo si è concentrato “principalmente” sul nucleare.
Ma si è parlato anche di “questioni di interesse comune”. E anche “l’inaccettabile sostegno europeo ai crimini del regime israeliano a Gaza”, secondo Gharibabadi.
Da parte sua, il vicesegretario generale della diplomazia europea Enrique Mora ha affermato che i due partiti hanno “esplorato le vie per una soluzione diplomatica al problema nucleare”. “Ho anche parlato dell’inaccettabile sostegno militare dell’Iran alla Russia”, ha insistito, in termini simili a quelli del suo omologo iraniano contro gli attori europei in Medio Oriente.
Dopo i precedenti colloqui di novembre, queste nuove consultazioni sono state organizzate pochi giorni prima del ritorno al potere di Donald Trump. L’ex e futuro presidente americano ha ritirato il suo Paese dall’accordo sul nucleare tra Teheran e l’Occidente.
L’Iran vuole cercare di ottenere la revoca delle sanzioni. Da parte loro, i tre Stati europei sono preoccupati per l’avanzamento del programma nucleare di questo Paese. All’inizio di dicembre hanno espresso la loro “preoccupazione” in una lettera al Consiglio di sicurezza dell’ONU, invitando la parte iraniana a non aggravare la situazione.
E si dicono pronti a reimporre le sanzioni “per impedirgli di acquisire armi nucleari”. Teheran ha iniziato ad alimentare nuove centrifughe a Fordo, una delle più grandi del paese, nell’Iran centrale. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), il paese è diventato l’unico paese senza armi atomiche ad arricchire l’uranio fino al 60%. Dice di voler sfruttare queste risorse per scopi civili, cosa di cui gli occidentali dubitano.
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