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Si organizza una resistenza contro il gruppo d’amicizia franco-marocchino nell’Assemblea presieduta dalla RN – Libération

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Solido come il Marocco

Il primo gruppo ad entrare, il primo servito. La questione era soprattutto simbolica, ma la battaglia durava da settimane: il Raggruppamento Nazionale ha ottenuto lunedì 13 gennaio la presidenza dei gruppi di amicizia dei paesi ambiti nell’Assemblea, e in particolare quella del gruppo Francia-Marocco. L’entourage di Marine Le Pen aveva spiegato all’AFP prima di questo incontro che si trattava di un “grande Paese della diplomazia e dello sviluppo economico” e un attore “importante nella lotta all’immigrazione”, con a “forte diaspora”. Ottenerlo è stato quindi considerato un “segnale forte”. “Rilevo con shock l’attribuzione della presidenza del gruppo alla RN”, ha criticato il deputato francese all’estero, il cui collegio elettorale comprende anche il Marocco, Karim Ben Cheikh. E il deputato della Génération, che siede nel gruppo dei verdi, spiega che, “per principio”, boicotterà questo gruppo: “A causa delle idee xenofobe difese da questo partito che ho sempre combattuto, per rispetto dei marocchini di Francia e delle loro famiglie, non intendo sedermi

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