Ricordiamo che il bando di gara per il futuro dello Stade de France prevedeva 2 opzioni (10 marzo 2023 Stade de France: pubblicati i 2 bandi di gara):
- quello del trasferimento
- quello della vendita.
Lo Stato non ha risposto all’offerta presentata da un solo candidato “Stade de France, Nostro bene comune” mentre erano attesi 3 candidati. Come abbiamo rivelato, il gruppo “Stade de France, nostro bene comune” è stato effettivamente convocato per un incontro di udienza, ma alla fine ha ricevuto una lettera in cui si dichiarava che la loro offerta non era ammissibile… 06, 2024 Vendita dello Stade de France, “Lo Stade de France è il nostro bene comune” la battuta?
Alla fine il Governo, finalmente il precedente governo dimesso, ha nominato GL Events in trattative esclusive. La decisione sarebbe stata presa venerdì scorso, all’indomani delle dimissioni del primo ministro. dicembre 10, 2024 GL Eventi in trattativa esclusiva per la concessione dello Stade de France.
Da allora le federazioni sono emerse dall’ombra della procedura. La squadra ha rivelato che, insoddisfatte delle proposte di GL Events e di Vinci-Bouygues, le Federazioni di Calcio e Rugby non escludono di gestire autonomamente lo stadio di Saint-Denis se la procedura attuale fallisce.
E se infine il montaggio più rilevante fosse stato quello proposto da “Stade de France, Notre bien commun”? Un montaggio che abbiamo potuto consultare.
1. Un modello vantaggioso per le federazioni
Il modello proposto è progettato per massimizzare i benefici delle federazioni sportive evitando le insidie degli schemi precedenti. Le federazioni sportive, in particolare la FFF e la FFR, diventano parti interessate a pieno titolo attraverso la loro integrazione nella governance, nel funzionamento e nella proprietà economica dello stadio. Non sono più semplici inquilini, ma co-gestori che beneficiano direttamente della redditività e dei miglioramenti dello stadio. Questo modello riduce i costi di utilizzo, garantisce un accesso privilegiato e li allinea economicamente con gli altri stakeholder.
2. L’accordo fiduciario
Lo schema si basa su un trust, un meccanismo giuridico francese introdotto nel 2007, che consente il trasferimento sicuro della proprietà dello Stade de France a un asset fiduciario indipendente. Questo Trust dello Stade de France (SDF) offre:
- Tutela legale e finanziaria : proteggere i beni dello stadio e prevenire i conflitti di interessi.
- Gestione neutrale e professionale : Affidato ad un fiduciario indipendente (Poulmaire Gestion Fiduciaire), che garantisce l’equilibrio dei rapporti tra le parti.
- Flessibilità e trasparenza : governance adattata, allineamento degli obiettivi degli utenti e reporting periodico.
Il trust garantisce che lo stadio rimanga un bene comune, pur mantenendo il funzionamento in conformità con gli impegni nei confronti dello Stato e degli utenti.
3. Vera innovazione nella cooperazione
Questo modello rappresenta un importante passo avanti nella gestione delle infrastrutture sportive. A differenza dei tradizionali modelli di concessione, che sono spesso fonte di conflitti e instabilità economica, lo schema di co-sfruttamento consente:
- Una condivisione di interessi tra gli utenti (federazioni, operatori, Stato).
- Programmazione concertata e proficua, integrando nuove tipologie di eventi.
- Sostenibilità finanziaria attraverso operazioni ottimizzate e diversificazione dei ricavi.
Lo “Stade de France, il nostro bene comune” nella sua offerta aveva messo sul tavolo 200 milioni di euro, mentre gli eventi GL ne hanno messi 100 e Vinci-Bouygues 400. Un modello che ha dato prova di sé all’estero con la Johan Cruyff Arena secondo l’offerta dello “Stade de France, Il nostro bene comune”
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