Pubblicato il 01/12/2025 22:22
Tempo di lettura: 1min – video: 2min
È stata lanciata una richiesta di testimoni per identificare l’uomo che ha aggredito con un coltello un jogger nel parco Vergèze nel Gard. Secondo un sondaggio, oltre il 90% delle donne si sente insicuro quando pratica sport all’aria aperta.
I gendarmi rastrellano il parco di Vergèze (Gard), domenica 12 gennaio. Il giorno prima alle 11, una donna di 44 anni è stata accoltellata da un uomo mentre faceva jogging. Il sospettato è ancora ricercato. Pochi giorni prima a Nantes (Loira Atlantica), una sportiva è sfuggita a un uomo che cercava di violentarla mordendolo. A Bordeaux (Gironda), qualche settimana prima, un altro jogger era stato accoltellato alla schiena.
I dati nel mondo sono preoccupanti: il 43% delle donne che praticano jogging afferma di aver subito insulti o minacce, il 30% di essere già state seguite. Secondo Brice Larroque, delegato nazionale alla formazione dell’Alliance Police Nationale, gli aggressori “sono incoraggiati ad attaccare qualcuno che non ha intenzione di difendersi, che è presumibilmente più vulnerabile di loro”. Alcuni attuano una strategia: favorire le uscite di gruppo, correre “con la chiave in mano”o avere un orologio connesso. Un’altra possibilità: ricevere un allarme sonoro o un dispositivo di difesa con una bomba lacrimogena in modo che fare jogging rimanga un piacere.
Guarda il rapporto completo nel video qui sopra
Related News :