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Leggero miglioramento del tasso di riempimento delle dighe in Marocco grazie alle recenti piogge

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Le recenti precipitazioni registrate in Marocco hanno portato ad un leggero miglioramento del tasso di riempimento delle dighe a livello nazionale. Secondo i dati forniti domenica 12 gennaio dal Ministero delle Attrezzature e delle Acque, la capacità complessiva delle dighe ha raggiunto il 28,32%, corrispondente ad un volume di stoccaggio di 4,768 miliardi di metri cubi.

Questo modesto progresso rappresenta un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando il tasso di riempimento si attestava al 23,21%, per un volume di 3,741 miliardi di metri cubi. Questo sviluppo favorevole è attribuito alle recenti piogge che hanno innaffiato alcune regioni marocchine.

Stato dei bacini idraulici

Il confronto tra i bacini rivela una notevole disparità. Il bacino di Tensift mostra il tasso di riempimento più elevato, raggiungendo il 47,91%, seguito da vicino dal bacino di Loukkos con il 38,82% e quello di Sebou con il 35,94%. Il bacino dello Ziz-Guir è al 26,78%. Al contrario, il bacino di Moulouya ha registrato un tasso del 24,71%, mentre quelli di Drâa-Oued Noun, Bouregreg e Souss-Massa hanno registrato rispettivamente il 20,76%, 20,02% e 11,37%. Il bacino di Oum Er-Rbia rimane a un livello critico con un riempimento pari solo al 4,71%.

Prestazioni delle principali dighe

Alcune dighe hanno visto notevoli aumenti della capacità di riempimento durante questo periodo. Così, la diga di Oued El Makhazine ha visto il suo tasso di riempimento aumentare dal 56,1% dell’anno scorso al 69,1% di quest’anno, con una riserva di 465 milioni di metri cubi. Progredisce anche la diga di Idriss I, dal 16% al 24,2%, per un volume attuale di 273 milioni di metri cubi.

La diga Mohammed V, una delle più grandi del Paese, ha registrato un aumento significativo, passando dal 16,4% al 47,3%, riflettendo un notevole miglioramento delle forniture idriche per una capacità totale di 239 milioni di metri cubi.

Dighe in difficoltà

Nonostante questi progressi, alcune dighe continuano a presentare situazioni preoccupanti. La diga di Imi El Kheng ha subito un netto calo, dal 33,1% al 15,7%, sollevando preoccupazioni sulla sua capacità di soddisfare le esigenze della regione. Infine, resta in situazione allarmante la diga di Abdelmoumen con un tasso di riempimento del 4,6%, per una capacità normale di 198,4 milioni di metri cubi. La diga di Al-Massira, la seconda riserva marocchina più grande con una capacità normale di 2,657 miliardi di metri cubi, si trova in una situazione critica. Il suo tasso di riempimento è aumentato solo marginalmente, dallo 0,9% all’1,9%, ovvero un volume di 51,1 milioni di metri cubi.

Nonostante questi miglioramenti, la gestione delle risorse idriche rimane una grande sfida per il governo di Aziz Akhannouch, che deve affrontare forti critiche per il poco sforzo fatto per far fronte agli effetti combinati della scarsità di pioggia e della crescente domanda di acqua.

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