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Campionati svizzeri di sci di fondo al Col du Jaun

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Il freddo pungente dell’inverno non ha smorzato l’entusiasmo di atleti e spettatori durante i campionati svizzeri di sci di fondo, organizzati per la prima volta al Col du Jaun questo fine settimana. I migliori fondisti del paese hanno gareggiato su piste preparate con cura, risultato di 40-50 ore di lavoro in anticipo per fornire condizioni ottimali.

Noémie Charrière brilla nello sprint

Sabato lo sprint di 1,4 km ha affascinato i circa 300 spettatori presenti. Quarta nelle qualifiche, Charmeysanne Noémie Charrière, ora residente in Engadina, si è messa in luce in finale, assicurandosi un solido 3° posto. Solo le grigionesi Alina Meier e Fabienne Alder, tra le favorite, sono riuscite a batterla.

Antonin Savary in forze nella 10 km classica

Domenica la classica corsa di 10 km ha avuto un particolare successo per uno degli atleti friburghesi presenti quel giorno. Tra gli uomini élite, Antonin Savary si è preso la rivincita dopo la delusione nello sprint, dove non è salito sul podio. Questa volta è risalito brillantemente al 3° posto con il tempo di 25’44’9, dietro a Nicolas Wigger (25’07’9) e Niclas Steiger (25’33’2). Installatosi rapidamente nel gruppo di testa, il Gruérien ha gestito brillantemente il suo sforzo. “Dopo un mese senza gare non mi aspettavo molto. Ma sapevo che stavo tornando in forma e che potevo puntare al podio […] La classica resta uno stile in cui devo ancora progredire”, ha confidato.

Tra le donne élite, la grigionese Alina Meier ha vinto in 30’21’1, seguita da Ramona Schoepfer (30’25’9) e Anina Hutter (31’01’5). Noémie Charrière, dopo il podio nello sprint, ha concluso con un onorevole 16° posto. “Preferisco gli sprint, le distanze, mi piacciono un po’ meno. Quando sono individuale riesco meglio ad entrare nel mio ritmo. Lì era una mass start e loro partivano fortissimo,” confida con un sorriso.

Un’organizzazione al top

Con dai 135 ai 140 atleti svizzeri iscritti ogni giorno e una ventina di partecipanti stranieri, questi primi campionati svizzeri al Col du Jaun hanno mantenuto tutte le loro promesse. Un successo salutato da Jean-Philippe Scaiola, presidente del comitato organizzatore: “Questo livello di competizione ha richiesto un lavoro considerevole da parte nostra, con direttive precise da parte di SwissSki, in particolare per approvare un nuovo percorso nel rispetto dei requisiti nazionali.” Nonostante queste sfide, i risultati restano positivi: “Volevamo offrire un evento di qualità già da questa prima edizione e credo che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”, conclude.

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