Il Senegal, paese dell’Africa occidentale governato da Bassirou Diomaye Faye, sembra ben motivato a limitare l’espansione dei giochi d’azzardo come le scommesse sportive o la lotteria.
Il Ministro delle Comunicazioni, Alioune Sall, ha infatti appena annunciato una riforma radicale del Codice della Pubblicità.
Quest’ultimo aspetto è segnato in particolare dall’imminente divieto di tutta la pubblicità dei giochi d’azzardo.
Il progetto di riforma è stato presentato il 3 gennaio 2025. Si inserisce anche in una revisione completa del quadro normativo risalente al 1983, considerato obsoleto nelle situazioni odierne.
Il nuovo Codice della pubblicità, con i suoi 178 articoli, porterà una ventata di cambiamento nella regolamentazione del settore pubblicitario senegalese.
Perché il Senegal vuole vietare la pubblicità delle scommesse sportive e di altri giochi d’azzardo?
Il divieto di pubblicità dei giochi d’azzardo riflette una forte volontà politica di proteggere i consumatori dai rischi di dipendenza e di indebitamento eccessivo.
Si noti che questa misura arriva in un momento in cui il settore delle scommesse sportive sta vivendo una crescita esponenziale in Senegal, guidato dall’ascesa della tecnologia digitale e dalla mania per il calcio.
Gli operatori del settore, che investono massicciamente in pubblicità, dovranno ora ripensare completamente la propria strategia di comunicazione.
Il Ministro Sall giustifica questa decisione con la necessità di adeguare la legislazione “realtà attuali” e strutturare un settore rimasto a lungo nel limbo giuridico.
L’assenza di un decreto attuativo della legge del 1983 aveva infatti creato un vuoto normativo favorevole agli abusi pubblicitari.
L’iniziativa sembra aver ricevuto un’accoglienza favorevole da parte dei professionisti della comunicazione. Abdoulaye Thiam, presidente dell’Associazione delle reti pubblicitarie del Senegal, ha espresso il suo sostegno alle nuove riforme, suggerendo una consapevolezza collettiva delle questioni sociali legate al gioco d’azzardo.
In cambio, il governo sta valutando misure di sostegno per il settore pubblicitario, in particolare aiuti di Stato paragonabili a quelli concessi alla stampa.
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